Sui tavoli del mondo dai cereali al caffè il gusto di 77 Paesi

Ci saranno nove aree attorno a un prodotto alimentare. Per un giro nelle tradizioni alimentari con ricostruzioni climatiche, ambientali, metodi di coltivazione. Il cluster Bio-Mediterraneo esalta culture gastronomiche millenarie

Sui tavoli del mondo dai cereali al caffè il gusto di 77 Paesi

Un viaggio affascinante e sorprendente nel mondo del cibo con lo sguardo rivolto al futuro, alla sostenibilità, alla biodiversità, alle colture che si intrecciano con le culture di popoli e territori, da quelli più rigogliosi a quelli più aridi. E' il mondo attorno al quale si snodano gli itinerari di scoperta che Expo Milano 2015 dischiude fra architetture evocative e coinvolgenti dei Padiglioni, aree tematiche, eventi, mostre e spettacoli che animeranno giorno dopo giorno l'Esposizione Universale coinvolgendo il pubblico fino a farlo diventare protagonista. Itinerari "su misura" che ciascuno può declinare pensando: "Io sono Expo...".

E c'è un itinerario particolare che offre spunti, suggestioni, riflessioni e contraddistingue l'Esposizione universale, introdotto per la prima volta nella storia dell' Esposizione Universale: è quello dei Cluster tematici. Si tratta delle nove aree innovative che riuniscono 77 Paesi del mondo attorno a un prodotto alimentare o a un tema. Paesi che partecipanpo anche se non hanno un proprio padiglione espositivo, dando un contributo importante al tema di Expo, Nutrire il Pianeta, Energia per la Vita. Con progetti realizzati da diverse università e due elementi comuni a ciascun Cluster: una mostra scientifica e una mostra fotografica "firmata" da nove grandi fotografi internazionali.

Il Cluster del riso, uno dei pochi alimenti nei paesi più poveri e alimento base per un quinto della popolazione mondiale, proporrà un viaggio nelle quattro stagioni della risaia seguendo la crescita delle piantine nei sei mesi di Expo, scenografia che coinvolgerà i visitatori anche con immagini proiettate da giochi di specchi. Riso proposto e preparato sulle "tavole del mondo" in base alle diverse qualità e tradizioni alimentari.

Nel Cluster del cacao, il "cibo degli dei" coltivato in una trentina di paesi in via di sviluppo si scopre dentro una foresta tropicale fra storia e usi ma soprattutto attraverso il percorso della produzione che dura 265 giorni all'anno. Chi ama il "re della tazzina", ovvero il caffè (nel mondo se ne bevono ogni giorno 2.610.728.877...) potrà seguire il viaggio del chicco (all'inizio verde) dai paesi produttori a quelli importatori su un maxi mappamondo "cuore" del Cluster realizzato in partnership con Illy. E vivere un'esperienza sensoriale e del gusto unica fra le varietà più pregiate contornato dalle fotografie di Sabastiao Salgado.

Il colore rende allegra la passeggiata fra orti, frutteti, campane sonore che raccontano storie di prodotti e tecniche di coltivazione nel Cluster della frutta e dei legumi: un invito a mangiare bene e sano perché si ascolteranno storie di popoli e cibo ma anche di medici e nutrizionisti. Profumo di pane (cotto in un grande forno), campi di grano, cesti di orzo e patate e ancora fonipo, manioca, igname verranno proposti nel Cluster cereali e tuberi dove si troverà anche la quinoa, cereale prezioso perché contiene tutti gli aminoacidi essenziali dal grande valore nutritivo, di cui la Bolivia è il primo produttore. Dal colore ai profumi del Cluster delle spezie: esotismo e storie di mercanti, dalla via dell'incenso a quella del cennamomo. Un tour fra nuovi metodi coltivazione e produzione in terre lontane di "tesori" preziosi per le economie.

Nutrizione e agricoltura sostenibile sono al centro del Cluster delle zone aride: 24mila cannucce in pvc sospese in alto a ricordare tempeste di sabbia, una fontana-oasi e il mercato dei datteri. Risorse e ingegno, esperimenti come foresta di acacia piantata in Senegal contro la desertificazione. Clima e territori estremi, scarsità d'acqua: le sfide da vincere.

E si cambi ancora scenario con le Isole fra canne di bambù sospese a simulare il mare e le onde, vasche d'acqua e fontane, un grande ristorante di mare. Questo Cluster dedicato a veri paradisi naturali ne ricorda la fragilità (dalla difesa dei coralli fondamentali per gli ecosistemi, alla scomparsa degli atolli a causa del riscaldamento globale) ma anche la sostenibilità sul tema del cibo, del suo uso e della sua conservazione: piccoli e grandi universi raccontati tra foto, video e installazioni. Dall'Oceano Pacifico a quello Indiano.

Mediterraneo, ovvero 12 Paesi e una regione la Sicilia partner ufficiale di Expo che guiderà il Cluster Bio-Mediterraneo fra biodiversità e dieta mediterranea: area comune la grande piazza "marinara". Materie prime, piatti, qualità dei prodotti, identità e diversità di culture gastronomiche millenarie saranno valorizzate passando da una sponda all'altra del mare. Maxi-schermo per intrattenimento e collegamenti satellitari con località dei paesi partecipanti, eventi, ristorazione, iniziative per coinvolgere le scuole e nei weekend le famiglie, mostre dedicate alle rotte dei Fenici, al viaggio di Ulisse, a grano, pesce, vino e olio, alle ceramiche mediterranee.

E la donna al centro degli eventi con una madrina per ciascun Paese.

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