Scienze e Tecnologia

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Un tuffo nel passato e un lancio nel presente

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Castelvania Anniversay Coolection

Un tuffo nel passato per ricordare alcuni dei giochi-cardine degli anni '80 e '90. Konami, in occasione dei suoi 50 anni di attività, ha presentato una raccolta (non completa per la verità) di uno dei titoli più famosi, Castlevania. Otto giochi diversi raggruppati in un solo pacchetto, a partire dal primo Castlevania targato 1986. La saga della famiglia Belmont che deve opporsi all'invasione di esseri mostruosi evocati dal vampiro per eccellenza, Dracula. Operazione nostalgia che ha anche un valore storico non indifferente: presentare alle nuove generazioni un capostipite importante, dal quale sono poi scaturite innumerevoli evoluzioni di titoli oggi in voga. La meccanica di gioco in 2D è ancora quella originale, capace di dare filo da torcere anche ai più navigati giocatori attuali. Nei vari giochi presenti in questo pacchetto si può notare la propensione all'arcade che, nel tempo, il titolo ha conseguito: curioso è lo spin-off “Kid Dracula”, che cerca di rendere meno “horror” l'ambientazione generale. Arricchisce il pacchetto un libro digitalizzato che raccoglie i retroscena dello sviluppo, la storia ufficiale e altre curiosità legate a Castlevania, che Konami ha rispolverato dai suoi archivi più lontani. Operazione meritoria, che però presenta una serie di difetti da rilevare. Konami ha riportato i vari titoli nella loro versione originale, lasciando intatti tutti i problemi tecnici che gli stessi denunciavano all'epoca della loro uscita. Difetti visivi, rallentamenti, saltellamenti delle immagini, flickering e altre imperfezioni si riscontrano un po' ovunque, mentre sul sonoro ci si accorge che è stata effettuata un'efficace compressione audio. Un sentito ringraziamento a Konami per questo recupero di un titolo fondamentale e della sua evoluzione; sarebbe però stata più gradita una maggiore attenzione ai particolari tecnici.

Jupiter & Mars

Una lodevole iniziativa di Tigertron, che con questo titolo ha voluto sensibilizzare i videogiocatori nei riguardi di terribili problemi ecologici ai quali stiamo andando incontro come genere umano: inquinamento e riscaldamento globale. Gli sviluppatori di Tantalus e Wicked Witch hanno scelto due delfini come protagonisti, Giove e Marte, che dovranno intraprendere una serie di avventure in fondo al mare per evitare la catastrofe. Una sorta di novelli Noè che dovranno salvare le creature marine neutralizzando diversi e spaventosi artefatti tecnologici responsabili dell'inquinamento e dell'innalzamento della temperatura globale. Cinque livelli di gioco nei quali esplorare, raccogliere risorse, salvare specie in pericolo e combattere i “cattivi”, che saremmo noi, aiutati da un eco-localizzatore che guida i protagonisti nella ricerca. Un'idea eccellente, sviluppata però con eccessiva approssimazione e mancanza di fantasia. Le missioni sono di una ripetitività e prevedibilità disarmante: l'apparato esplorativo monotono e pieno di lunghi periodi di inattività, immersi in uno scenario scuro e indecifrabile. Un disegno piatto e troppo “fanciullesco”, animazioni approssimative con rari momenti di azione, a volte rallentati da problemi tecnici dovuti al malfunzionamento del VR. Il comparto sonoro, invece, appare vario e ben modulato, anche se alla distanza pecca a sua volta di eccessiva ripetitività. In conclusione, un gioco dagli intenti educativi nobili e condivisibili, che però sacrifica il videogioco in quanto tale. La novità del VR, in più, crea problemi di visibilità invece di regalare un'emozione aggiuntiva.

Falcon Age

Il team esordiente Outer Loop sforna un titolo dalle ottime premesse, Falcon Age, un'avventura basata sull'affascinante mondo della falconeria. Una storia dark-fantasy, che vede la protagonista schiava di una popolazione di robot che utilizza gli umani come minatori in immense cave di estrazione di un prezioso minerale. Per caso, un giovane falchetto orfano cade nella sua cella, divenendone il miglior amico. All'improvviso si apre una possibilità di fuga, che porta la protagonista a doversi confrontare con i nemici e una natura avversa. Questo è in sintesi il tutorial del gioco, con il quale ci si impratichisce dei comandi e si prende confidenza con la Realtà Virtuale davvero eccezionale. Quando però l'avventura comincia, si scorgono le prime pecche del gioco. L'ambientazione generale è un po' rozza dal punto di vista grafico, con rari momenti di eccellenza. La ricerca di risorse e il combattimento con i robot vengono risolti sempre con routine uguali e ripetitive, seguendo percorsi obbligati di scarsa fantasia. Anche il rapporto di affetto con il giovane pennuto, all'inizio nuovo e da sviluppare, si blocca di colpo nella prevedibilità dei ruoli nel combattimento, rendendo noioso a lungo andare il gioco. Il racconto, all'inizio lineare, si complica col passare del tempo con grande confusione, smarrendo per strada il piacere videoludico. Dopo circa cinque ore di scontri l'avventura si può completare. Il lavoro di squadra con il falco, all'inizio stimolante, diventa una routine. I nemici incontrati sono di un'uniformità allarmante, tanto che il superarli diventa fin troppo facile. Peccato, anche perchè qui il VR è ben congegnato per rendere spettacolare l'interazione tra la protagonista e il falco, e alcune azioni risultano molto belle visivamente. Anche nelle noiose sequenze di trasferimento da un quadro all'altro la qualità VR non stanca.

Da provare, anche se il titolo andrà sviluppato ulteriormente per quanto riguarda la giocabilità.

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