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8Bit, torna Syberia 3 dopo 13 anni

Tredici anni dopo il secondo capitolo della saga sviluppata da Microids, in collaborazione con il fumettista belga Benoît Sokal, è uscito Syberia 3

8Bit, torna Syberia 3 dopo 13 anni

Tredici anni dopo il secondo capitolo della saga sviluppata da Microids, in collaborazione con il fumettista belga Benoît Sokal, è uscito, finalmente, Syberia 3, titolo che tenta di replicare tutti quegli elementi che hanno fatto apprezzare, alla critica, una saga vincitrice di diversi premi.

La protagonista della nostra terza avventura è sempre Kate Walker, che abbiamo conosciuto nel primo capitolo come un’avvocatessa di New York e che ritroviamo in fin di vita in mezzo alla neve. Per sua fortuna, sarà salvata dalla tribù degli Youkole. Successivamente si risveglierà nella clinica della malvagia Olga Efimova che, insieme a un altro generale, è ben decisa a ostacolare la migrazione degli struzzi della neve guidata dalla tribù sopracitata. Kate, per ricambiare il favore, compirà un grande viaggio, attraverso le ambientazioni innevate di Syberia, per aiutarli nella loro impresa.

La storia, sebbene riprenda vari elementi dei primi due capitoli, sarà comunque comprensibile per i nuovi giocatori, anche se, ovviamente, non tutte le dinamiche e i riferimenti presenti durante le circa venti ore di gameplay saranno di facile comprensione. Lo stile grafico del fumettista è molto particolare e lascia un’esperienza suggestiva ai giocatori, anche se rimane il senso di incompiuto per un prodotto che poteva essere maggiormente valorizzato sulle console next-gen, inoltre, la colonna sonora, altro punto forte della saga, è certamente accattivante, in pieno stile sSberia.

Peccato che la stessa cura non sia stata messa nel sistema di movimento e nei dialoghi. Dal 2d dei precedenti capitoli si passa, in Syberia 3, a un 3d che, unito a una scelta dei comandi non propriamente agevolante, rende macchinoso tutto il gameplay, infatti la telecamera sarà fissa e potremmo muovere la nostra Kate solo con l’analogico sinistro, mentre il destro verrà usato per selezionare gli oggetti di rilievo nell’ambientazione. P

er quanto riguarda i dialoghi, invece, è interessante la possibilità di scegliere le frasi più opportune per gestire i rapporti con i personaggi secondari o persuaderli a fare determinate cose, mentre il doppiaggio, rigorosamente inglese e non più in italiano come nel precedente capitolo, lascia un po’ a desiderare. Belli e piacevoli da risolvere gli enigmi che troveremo durante il corso della storia, per lo più consistenti nel rimuovere ostacoli che bloccano la strada alla nostra protagonista.

Nel complesso, Syberia 3 si può definire un buon gioco, ma non all’altezza dei suoi due predecessori, che avevano riscosso critiche molto positive. La trama è coinvolgente nonostante la recitazione non del tutto azzeccata, ma, purtroppo, il sistema di movimento rende il tutto troppo lento e rischia di abbassare il giudizio di un titolo potenzialmente molto interessante.

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