Fiera Milano

Intelligenza artificiale, Aixa racconta l'innovazione e il futuro già tra noi

Fino al 7 novembre al MiCo-Milano Congressi il forum internazionale. Carlo Antonelli, ad di Fiera Milano Media: "Si tratta di un’edizione molto coinvolgente perché la tecnologia ha superato la legge di Moore e viaggia a una velocità incredibile”

Intelligenza artificiale, Aixa racconta l'innovazione e il futuro già tra noi

Si alza il sipario questa sera alle 18 con una lecture di Mark Curtis, cofondatore di Fjord, la unit che si occupa di design e innovazione all'interno di Accenture Interactive, che parlerà della “rilevanza” ovvero la chiave per la comprensione della condizione umana odierna e di conseguenza per il futuro dei brand, la seconda edizione di Aixa-Artificial intelligence expo of applications. Evento internazionale - fino al 7 novembre al MiCo-Milano Congressi - che sviluppa e approfondisce con interventi di 200 speaker, 100 ore di eventi e 70 incontri, il tema dell’adozione dell’Intelligenza Artificiale per l'industria: dall’interazione digitale tra uomo e macchina alla data analysis, dal marketing al retail fino alla ricerca e alla formazione.

Fiera Milano Media attraverso la sua unità Business International ha curato interamente i contenuti di Aixa 2019 proponendo un format di conference che permette di declinare e raccontare in modo innovativo lo stato dell’arte dell’innovazione tecnologica e digitale. “MiCo-Milano Congressi è una location di forte impatto che diventa protagonista di Aixa perché assieme all’architetto Marco Gianni abbiamo scelto di sviluppare il racconto della AI all’interno del summit usando questo luogo in modo non canonico per una struttura funzionale - la seconda al mondo per i congressi - in modo sperimentale, come un set di cinema”, spiega Carlo Antonelli, amministratore delegato di Fiera Milano Media.

“Si tratta di un’edizione molto coinvolgente soprattutto dal punto di vista dell’esperienza che propone ai partecipanti, tenendo conto che non abbiamo bisogno di raccontare cose nuove perché il ritmo con cui le cose viaggiano all’interno delle applicazioni dell’Intelligenza Artificiale e le sue capacità sono come inafferrabili - sottolinea -. Corrono a una velocità tale per cui il gioco è quello di provare a star loro dietro. L’utilizzo delle parole futuro e novità vale per molti campi ma non vale in alcun modo in quello della tecnologia che ha superato la legge di Moore e viaggia a una velocità incredibile”.

“Questo ci dice che nei prossimi vent’anni vedremo dei cambiamenti nella vita dell’uomo e del Pianeta pari a 350 anni di vita antecedente. Se consideriamo che i venti anni precedenti sono cambiati in un modo pari a 150 anni della vita antecedente abbiamo ben 400 anni di vita già guadagnati nell’arco di soli 40 anni. Per questo non facciamo un discorso astratto e, secondo me, desueto su che cosa è l’Intelligenza Artificiale e su che cosa succede. Raccontiamo quello che si fa adesso", sottolinea Antonelli. Che aggiunge: “L’adesso ci pone anche un problema di famiglia - composta anche da un solo soggetto - perché possediamo già algoritmi che vivono con ciascuno di noi e in alcuni casi dentro di noi. Viviamo in ambienti, di lavoro, domestici, di vita quotidiana sempre più permeati di presenza non biologiche, di tipo sintetico in alcuni casi, digitale in alcuni altri. Un esempio facilmente comprensibile di questo l’’esistenza di assistenti digitali alla portata di tutti con cui si può dialogare, aprire delle finestre. Scenario pazzesco, al quale anche i ragazzini si abituano con velocità maggiore rispetto agli adulti perché hanno il vantaggio di chi è cresciuto in questo ambiente in viaggio a una velocità maggiore della capacità di apprendimento”.

“Quindi si tratta di assimilare quello che la tecnologia ci mette a disposizione utilizzandola per ciò che ci è utile in tutti i campi. Ad esempio ad affascinare i consumatori attraverso zone che prima erano opache che si potevano solo intuire mentre ora diventano precise. Siamo tutti trasparenti e quindi dobbiamo decidere cosa fare con i nostri dati che vengono utilizzati da altri in modo solo parzialmente chiarito, ci arrivano informazioni sempre più profilate e questo ci porta a decidere che cosa e fino a che punto e a chi possiamo fornirli”.

“La stessa cosa accade alle macchine e le loro applicazioni: si abituano a fare le cose con sempre maggiore precisione e vengono controllate con maggiore attenzione al dettaglio, che guidano bracci robotici a un livello di precisione a cui l’uomo non può arrivare. E sono in grado nello stesso tempo di compiere azioni utili come quella di fare in modo di non fare più spreco. Tutto quello che è tracciato non non serve solo a fare utili ma anche a evitare in modo sostenibile che tutto ciò che prima veniva disperso ora sia riutilizzato per il riciclo, la salvaguardia dell’ambiente o per la distribuzione di cibo a chi non ne ha a sufficienza”. E c'è l’altra faccia della capacità di analisi dell’Intelligenza Artificiale. "Dobbiamo stabilire regole di convivenza tra l’umano e il non umano che si modifica costantemente. L’insieme di questa nuova cittadinanza e identità è una convivenza alla quale dobbiamo abituarci. Prima la vecchietta dialogava da sola con la Tv ora gli anziani dialogano con assistenti digitali e robot. È la nuova forma di parentela che spiega il concetto di famiglia”.

"Di questo parleremo - conclude Carlo Antonelli -. Gli slogan di Aixa, anche provocatori sono Dump e Human ovvero “scemo come gli umani”; Circular Mind, menti che stanno attorno a noi e partecipano al riuso totale di ciò che è stato prodotto perché non crei ulteriore danno; I am biogen, il principio con cui noi affrontiamo il mondo ed è lo stesso con cui l’intelligenza artificiale cerca di mettersi al nostro servizio e si può tradurre in “ti aiuto ad essere un te migliore”; Below a future, il racconto di quello che cosa si sta costruendo sotto il futuro stesso.

Questa trasformazioni riguarda anche il mondo delle fiere come hub di incontro tra offerta e domanda globale, business ed esperienza di visita e la trasformazione in atto che invade i luoghi fisici capaci di dialogare attraverso strutture digitali. Per questo Fiera Milano ha deciso di promuovere Aixa che quest'anno si tiene subito dopo la firma del memorandum d’intesa con Samsumg Sds, azienda coreana che si occupa di innovazione tech, per l’avvio di una collaborazione a ampio respiro nel campo del digitale con l’obiettivo di accelerare il piano di trasformazione digitale e tecnologico dei quartieri espositivi di fieramilano e fieramilanocity e il centro congressuale MiCo-Milano Congressi.

Tutte le informazioni su www.

aixa.it

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