Scienze e Tecnologia

Videogame: Gears of War Judgement, Sniper 2, il nuovo Starcraft

Videogame: Gears of War Judgement, Sniper 2, il nuovo Starcraft

Ci sono titoli che, diciamocelo, sono un po’ più attesi degli altri. Sarà che hanno fatto la storia dei videogame, sarà che hanno un fascino tutto loro, sarà che li identifichi subito con una particolare consolle; però, è certo che una saga come quella di Gears of War (Microsoft), giocabile su XBox, quando butta fuori una nuova avventura, non possa passare sotto silenzio. E così ecco che finalmente è disponibile l’episodio numero quattro, ribattezzato Judgement, che, in realtà, prendendo spunto dalla moda cinematografica, è un prequel della precedente trilogia, raccontandoci le fasi primordiali della guerra tra il genere umano e le locuste che abitano il sottosuolo. Prima di tutto, Marco Phoenix non è più il protagonista della storia, lasciando il posto a Damon Baird ed al suo terzetto di compagni che vediamo, fin da subito, alle prese con un processo per diserzione. Ognuno di loro dovrà fare la propria deposizione, fornendo il proprio punto di vista; dandovi, così, la possibilità di provarli tutti in azione, impratichendovi con le loro singole caratteristiche. Naturalmente, la meccanica di gioco è quella tipica di Gears, ovvero riparo sicuro, mirare, fuoco, via. Per ogni sezione di gioco potrete guadagnare fino a 3 stelle che si otterranno a seconda di come avrete combattuto, dei nemici abbattuti e delle difficoltà che avrete inserito. Grazie a queste stelle potrete sbloccare Aftermath e darvi delle risposte ad alcuni dei quesiti irrisolti di GOW 3. Una delle novità più interessanti è dato dal fatto che, quando vi accoppano, troverete, una volta rinati e ripartiti dal punto di salvataggio, avversari diversi ad aspettarvi. Il che non vuol dire, più malleabili perché le difficoltà saranno comunque le stesse. Naturalmente, va bene il singolo, ma il vero divertimento è cimentarsi nell’esperienza di multigiocatore che offre, oltre alla classica campagna, varianti come Team Deathmatch, Free for All, Domination e OverRun; e pazienza se «Orda» non la trovate più. Facile, comunque, preventivare mesi di battaglie online. Troverete delle varianti nel gameplay ma, dopo l’incertezza iniziale degli sfegatati, godrete appieno della indubbia velocità nell’azione. Insomma, un signor titolo che piacerà anche a coloro che non hanno mai giocato a questo intrigante game.

E’ fuori di dubbio che tra i generi più gettonati in materia di videogame, abbiano un posto rilevante gli sparatutto in prima persona. Ormai, non c’è titolo, tra questi, che non spicchi il volo nelle vendite. E non solo tra gli adolescenti. Il problema, semmai, è diversificarsi per non dare l’idea di «già giocato» a chi, comunque, investe decine di euro nell’acquisto. Sniper 2: Ghost Warrior (distribuito da Namco Bandai), da questo punto di vista, sa differenziarsi. E’ il seguito, sviluppato con il CryEngine 3, del primo Sniper, uscito nel 2010, che si caratterizzava per l’ottica di gioco: quella del cecchino. Ora, si riprende da dove ci eravamo lasciati, con il solitario Cole Anderson al centro della vicenda, cecchino implacabile quando un avversario commette l’errore di finire nel suo inesorabile mirino; il nostro sarà alle prese con i cattivoni di turno e la solita arma biologica che incombe. City Interactive si è messo d’impegno per garantire giocabilità e variabilità al titolo: i risultati, però, sono così così. Qui vi troverete davanti ad esplorazioni (non particolarmente lunghe), momenti stealth e, ovviamente, nemici da abbattere facendo attenzione ai vostri battiti cardiaci. Potrete così fare da copertura allo sbarco delle truppe alleate, nelle Filippine, o dover sfuggire a tiratori molto precisi che, in quel di Sarajevo, cercano di farvi fuori. Le campagne, però, pur essendo varie sono decisamente brevi e questo non è il massimo per la longevità. Certo, non è che gli avversari brillino quanto a intelligenza e coerenza. Vi capiterà di assistere a comportamenti assurdi che fanno a pugni con un titolo come questo. Per non parlare del fattore improvvisazione, qui assolutamente negato; nel senso che se non farete esattamente quello che vi viene chiesto nel gioco, morte vi colga automaticamente. Mirare, poi, potrebbe non essere così difficile con la difficoltà standard; meglio l’opzione Hard, dove dipenderà proprio tutto da voi (e la soddisfazione, ovviamente, sarà maggiore). Graficamente, si è visto di meglio; per non parlare del multiplayer, decisamente inconsistente se paragonato a titoli del genere. Certo, il prezzo è ridotto rispetto alla media e questo, almeno, potrebbe compensare i difetti del gioco ingolosendo i patiti di headshot. Solo quelli, però.

Il mondo degli strategici si arricchisce di un nuovo titolo grazie a Starcraft: Heart of the storm (Blizzard Entertainment per PC), l’ultimo capitolo dell’appassionante saga fantascientifica realizzata dagli stessi creatori di World of Warcraft. Ancora una volta vi troverete a guidare una delle tre razze in eterna lotta per il dominio dell’universo ovvero gli umanissimi Terran, i viscidi Zerg e i tecnologici Protoss. Ognuna di esse ha caratteristiche peculiari che vi permetteranno di personalizzare la strategia di gioco a seconda delle vostre esigenze. La trama vi permetterà di controllarle di volta in volta tutte anche se per godere appieno dell'evolversi della storia vi consigliamo di iniziare con i Terran. Partirete con poche risorse, edifici ed unità ma man mano che progredirete nel gioco il livello di scoperte ottenuto vi permetterà di arricchire la vostra colonia con edifici sempre più avanzati. Ovviamente non saranno tutte rose e fiori e ben presto le altre fazioni cercheranno di mettervi i bastoni tra le ruote. Le missioni sono molte e ben variegate, dal classico «distruggo tutto quello che mi si para davanti» alla liberazione di personaggi chiave, senza tralasciare la distruzione di edifici avversari. La grafica si rivela di grande impatto con filmati davvero notevoli e una caratterizzazione di truppe e ambienti ottima. Intelligenza artificiale discreta e una buona longevità fanno di questo titolo un sicuro successo non solo per gli amanti del genere.

A completare il tutto, potrete affrontare avversari umani su Battle Net o creare le vostre mission grazie all’ottimo editor incluso nel gioco.

Commenti