Stile

Quel tempo sospeso tra Babilonia e Leonardo

L'originalità del tourbillon verticale centrale e la cura del dettaglio certificano uno stile assai identificato

Fabrizio Rinversi

L'ispirazione affonda le radici fino ai fasti del regno persiano di Ciro il Grande, con specifico riferimento alla conquista di Babilonia, nel 539 a.C., una città appena uscita dalla luminosa era di Nabucodonosor II, sintesi delle conoscenze scientifiche e architettoniche dell'antichità. Una magnificenza estetica ed un'eccellenza tecnica che Cyrus ha voluto riassumere nei suoi orologi fin dal 2010, quando è cominciata la sua avventura, culminata nel primo lancio importante, ossia il Klepcys Mars (un fasi di luna unico), nel 2012, seguito dal Chronograph e dall'Alarm. Forte, dal 2011, del lavoro del dipartimento tecnico diretto da un maestro orologiaio del calibro di Jean-François Mojon, a Le Locle, anche se non in esclusiva, e di una proposta circoscritta a circa 700 pezzi all'anno, Cyrus si è segnalata per l'originale maestosità del Klepcys Vertical Tourbillon, presentato nel 2018, a cui, lo scorso anno, è seguita un'evoluzione scheletrata. Tutto ruota, è proprio il caso di dirlo, intorno alla scelta di porre la gabbia in acciaio del tourbillon a un minuto, normalmente collocata perifericamente sul quadrante, perfettamente al centro dello stesso e, inoltre, con asse di rotazione ruotato di 90°, in modo tale da dare una connotazione verticale al tourbillon: una soluzione studiata per l'orologio da polso, che in media tende a trovarsi prioritariamente sull'asse orizzontale, per consentire quella verticalità rispetto al suolo tale da compensare più efficacemente gli effetti negativi della gravità, a tutto vantaggio della precisione. Il ponte del tourbillon, che attraversa longitudinalmente il quadrante, nella sua forma sinuosa e filante, è ispirato a quello, geniale, disegnato nel 1502 da Leonardo per unire Istanbul a Galata, con un'unica campata di 208 metri che, sebbene scartato dall'allora sultano Bayezid II, è stato tecnicamente rivalutato da recenti studi. Un'architettura che separa in due parti uguali il quadrante, protetto da vetro zaffiro, a favore di profondità e simmetria, rendendo ottimale la lettura delle ore (saltanti) e dei minuti (scorrevoli) retrogradi, mediante lancette anch'esse scheletrate. Il meccanismo manuale a vista, calibro Cyrus 625, regolato da un bilanciere ad inerzia variabile, oscillante a 21.600 alternanze/ora, presenta, da ambo le parti, uno schema retrogrado fondato su di una camma a chiocciola interagente con una bascula a cremagliera funzionale ad attivare ogni ciclo di 12 ore o 60 minuti, una molla di richiamo della lancetta. I secondi sono leggibili sulla gabbia rotante del tourbillon, in virtù di piccole placche quadrate numerate, ad intervalli di 5 unità, evidenziate da un fondo in rosso, mentre la riserva di marcia di 100 ore (favorita da due bariletti) è indicata, al 12, da una sfera DLC nera microbillé di 5 mm, informando sui giorni di autonomia residua (da 1 a 4).

Il Klepcys Vertical Tourbillon Squelette dispone di cassa coussin da 44 mm, nelle varianti, tutte limitate a 5 esemplari, in titanio DLC nero, in oro rosa e in oro rosa/titanio DLC nero, con la caratteristica doppia corona al 3 e al 9, quest'ultima preposta alla correzione rapida, a pressione, della sfera delle ore.

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