È tempo di vacanze e rovinarle è un peccato I rischi da prevenire

di Luigi Cucchi

Chi può va in vacanza. Oltre a mare e montagna i viaggi costituiscono sempre una scelta che affascina molti italiani. Consentono un arricchimento culturale e umano, sono stimolanti e aprono nuove finestre sul mondo. Ricordiamoci, però, ciò che affermava Marcel Proust: «Il vero viaggio di scoperta non consiste nel cercare nuove terre, ma nell'avere nuovi occhi».
L'incontro con l'anima di un uomo ci offre mille riflessioni, sfumature, che possono sorprenderci, gratificarci, arricchirci. Non è indispensabile cambiare Continente per apprezzare nuovi orizzonti. Se proprio vogliamo allontanarci migliaia di chilometri dalla nostra casa è però opportuno conoscere i rischi sanitari legati ai viaggi internazionali per poterli prevenire o limitarne le conseguenze. Oltre ai rischi correlati alla destinazione prescelta (stagione, modalità di spostamento, alloggio), ne esistono altri legati al viaggiatore (età, sesso, stato di salute) e al comportamento (igiene alimentare, esposizione al sole, adattamento all'altitudine). Prima di ogni viaggio dobbiamo informarci su quali sono le vaccinazioni richieste e le norme di profilassi che occorre seguire oltre ad un controllo dei farmaci da portare con noi. Alcune patologie possono essere prevenute mediante la vaccinazione che, per essere efficace, deve essere effettuata con un certo anticipo (2-4 settimane) rispetto alla possibile esposizione, in modo da consentire all'organismo di formare anticorpi. Talora l'efficacia si ottiene già dopo la prima somministrazione, in altri casi sono necessari dei richiami a distanza di tempo. Si deve quindi programmare per tempo le vaccinazioni o i richiami di vaccinazioni già effettuate nel passato.
La Febbre gialla è trasmessa in aree rurali e urbane dell'Africa e dell'America del Sud. Nella giungla o nelle aree di foresta la trasmissione della malattia avviene tra animali e solo occasionalmente da animali a uomo. Nelle aree urbane gli insetti vettori possono trasmettere la malattia da uomo a uomo e dare quindi origine a fenomeni epidemici. In Africa, nelle savane umide, la trasmissione da animali a uomo è possibile e può causare piccoli focolai epidemici.
La Febbre tifoide viene acquisita attraverso l'ingestione di cibo (frutta, verdura, latte o derivati) o acqua contaminata da salmonelle. Occasionalmente è trasmessa direttamente per via fecale-orale o attraverso il consumo di frutti di mare provenienti da acque contaminate. Il rischio di infezione per i viaggiatori è maggiore nei Paesi o aree a minore standard igienico-sanitario. Maggiore frequenza di infezioni viene riportata nei viaggi diretti in Africa settentrionale e occidentale, in Asia e in parte dell'Indonesia e anche del Perù.
L'Epatite A (Hav) s'acquisisce con l'ingestione di cibi o bevande contaminate dal virus. Rischio elevato per i viaggiatori non immuni che si recano in aree endemiche come l'intero Sud America, l'Africa, gran parte dell'Asia. Le vaccinazioni consigliate in casi particolari sono quelle per il Colera (soprattutto quando è in atto un'epidemia o quando ci si reca in campi profughi o nelle missioni umanitarie), per l'Epatite B (Hbv), l'Encefalite da zecche e quella giapponese. Importante anche la vaccinazione per il meningococco, il Papillomavirus, la Rabbia eil Rotavirus.

Sono consigliati richiami per la Difterite, la Poliomielite, il Tetano. Coloro che non vogliono allarmarsi pensando a tutti i rischi possono sempre scegliere una piacevole, serena, dolce vacanza tra i nostri boschi collinari o tra i fiori dei nostri meravigliosi laghi.

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