Roma

Termini, una casa per i clochard

Aperto ieri a Roma Termini il centro polifunzionale per i senza fissa dimora, primo di quindici interventi del progetto nazionale «Un Cuore in Stazione», ideato dalla onlus Enel Cuore e da Ferrovie dello Stato. Dopo Roma, nel 2010 sarà la volta di Genova Cornigliano, Napoli Centrale, Pescara e Catania. Il progetto, che ha ricevuto il patrocinio del vice presidente della commissione europea Antonio Tajani, punta ad assistere le persone in difficoltà attraverso un’equipe di psicologi, assistenti sociali, medici, esperti del mondo del lavoro. Enel Cuore ha destinato alla realizzazione del nuovo punto di incontro a Roma Termini un contributo di 400mila euro per le attrezzature, e i materiali, mentre Ferrovie dello Stato ha messo a disposizione oltre 300 metri quadri di superficie abitativa. La casa di accoglienza per i senza fissa dimora, nome Binario 95, già operativa in via Marsala dal 2006, gestita dalla coop sociale Europe Consulting Onlus, diventa con questo intervento una nuova struttura polivalente integrata.
Oltre 600 mq la superficie complessiva fra interni (395 mq) ed esterni (210 mq), il centro disporrà di biblioteca, cineforum, laboratori di pittura e artigianato, servizio fax, punto internet, e organizzerà anche gite e visite culturali. Dieci operatori specializzati e venti volontari potranno assistere fino a 50 ospiti al giorno. La struttura comprende 10 posti letto, 2 lavatrici e 2 asciugatrici, 7 docce, assistenza medica. In più è previsto uno spazio notturno per le emergenze, a disposizione per esempio in caso di neve e gelate o di condizioni meteo eccezionali. All’inaugurazione erano presenti l’amministratore delegato delle Fs Mauro Moretti, l’ad dell’Enel nonché presidente della onlus Enel Cuore, Fulvio Conti, l’assessore Sveva Belviso in rappresentanza del sindaco Gianni Alemanno, e il vescovo vice gerente di Roma Luigi Moretti. «Con quest’iniziativa - afferma Moretti - vogliamo superare l’indifferenza che oggi circonda gli emarginati e dare una possibilità di reinserirsi nella società. Obiettivi che saranno il punto di forza anche della campagna “Una vita che riparte” che faremo con Enel Cuore a partire da gennaio 2010, l’anno europeo della lotta alla povertà e all’esclusione».
Attraverso Enel Cuore «vogliamo sostenere le associazioni di volontariato che operano sul territorio nei servizi di prima accoglienza e offrire dignità e opportunità agli emarginati», aggiunge Conti. «Per questo progetto il Comune ha investito 214mila euro», spiega l’assessore Belviso. «Non vogliamo solo assistere i clochard - dice - ma anche aiutarli nel difficile percorso di recupero attraverso una rete che metta in contatto operatori e volontariato».
Secondo il Rapporto della comunità di Sant’Egidio e San Camillo-Forlanini, nel settembre 2009 erano 6mila i senza fissa dimora a Roma (60 per ento stranieri, 40 per cento italiani), 4mila dei quali vivono abitualmente per strada.

Fra i clochard la fascia d’età prevalente è fra i 18 e i 39 anni (68 per cento), segue la fascia fra i 40 e i 59 anni (28 per cento).

Commenti