Terrorismo

Attacco a una nave Usa nel Mar Rosso. Gli Houthi: "Siamo stati noi"

Il gruppo ribelle degli Houthi ha rivendicato l'attacco alla nave portarinfuse Genco Picardy, per fortuna senza causare danni strutturali

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È arrivata da parte degli Houthi la rivendicazione dell'attacco alla nave USA nel Golfo di Aden. I ribelli hanno messo nel proprio mirino, usando missili antinave, la portarinfuse americana Genco Picardy. "Le forze navali non esiteranno a prendere di mira tutte le fonti di minaccia nel Mar Rosso e nel Mar Arabico nell'ambito del legittimo diritto di difendere lo Yemen e di continuare a sostenere il popolo palestinese oppresso", ha affermato in una nota un portavoce del gruppo, Yahya Sarea.

La nave americana è stata colpita ma senza gravi conseguenze. "Un incendio è scoppiato a bordo ed ora è stato spento", ha riferito l'agenzia britannica per la sicurezza marittima. L'equipaggio e l'imbarcazione sono stati posti in sicurezza e si dirigono verso lo scalo sicuro più vicino. Il portavoce dei miliziani sostenuti dall'Iran, Mohammed Abdulsalam, intervenendo all'emittente panaraba di proprietà qatariota "Al Jazeera", ha dichiarato che gli attacchi dei ribelli dello Yemen Houthi alle navi commerciali nel Mar Rosso e nel Mar Arabico dirette verso Israele "continueranno". Un proclama che arriva dopo che gli Stati Uniti hanno deciso di reinserire il movimento nella lista dei gruppi considerati "terroristi".

La situazione nel Mar Rosso è ora tesa e un numero crescente di assicuratori si rifiuta di coprire navi americane, britanniche e israeliane contro i rischi di guerra nel Mar Rosso. Il rischio che le navi vengano assaltate dai ribelli yemeniti è molto alto e non c'è convenienza nella stipula delle assicurazioni. I tassi di rischio di guerra sono aumentati da appena lo 0,01% del valore delle navi all'inizio di dicembre allo 0,7% di oggi, ha spiegato Marcus Baker, responsabile globale del settore marittimo, merci e logistica presso Marsh, la unità di intermediazione assicurativa e consulenza sui rischi di Marsh McLennan. Un incremento nell'ordine di decimi ha ripercussioni enormi sui costi di assicurazione, che per una nave del valore di 100milioni di dollari, valore medio di una grande nave che solca gli oceani di tutto il mondo, è aumentato dai 10.000 dollari per viaggio agli attuali 700mila dollari.

Cifre enormi che nessuna compagnia è disposta ad accordare per un'assicurazione.

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