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Tornado napoletano s’abbatte sul Friuli

da Udine

Lanciata dal pareggio di San Siro e dal successo in Coppa Italia sul Bari l’Udinese torna sulla terra, prigioniera del trappolone di un Napoli coeso e implacabile. Grandina sulla formazione friulana che, dominata a centrocampo e friabile dietro, subisce il moto perpetuo di Lavezzi e la concretezza di Zalayeta, con la regia di Gargano. Quagliarella, sgancia uno dei suoi missili, ma Iezzo vigila. È invece il Napoli a passare, Lavezzi, ben ispirato da Gargano scodella per Zalayeta: il “Panteron” sguscia a Zapata e trafigge Chimenti. Rabbiosa reazione bianconera, ma Iezzo si oppone alla punizione di Quagliarella. Al 25’ una rete regolare di Asamoah viene annullata per inesistente fuorigioco. Raddoppio azzurro cinque minuti dopo: angolo di Hamsik, testa di Zalayeta, difesa friulana imbalsamata, correzione vincente di Domizzi.
Si ricomincia da Sivok al posto di Boudianski e da una palla gol vanificata da Floro Flores, ci sarebbe anche un penalty, per trattenuta di Grava su Quagliarella e invece piove il terzo gol del Napoli: Lavezzi riceve da Gargano, supera Coda e impallina Chimenti. Quest’ultimo contribuisce poi notevolmente alla quarta perla ospite: Gargano disegna, Grava rifinisce, il portiere ci mette due... giorni a chinarsi e Zalayeta infila a porta vuota. Ci sono ancora frammenti di gloria anche per il “Pampa” Sosa: l’ex bianconero riceve da Lavezzi e beffa il frastornato Chimenti. «Se siamo questi c’è da preoccuparsi - recita un attonito Marino - ora speriamo che la squadra così giovane non subisca un contraccolpo psicologico».

«Abbiamo vinto la sfida a metà campo - ribatte Reja - Lavezzi con le sue giocate ha tutto per infiammare il pubblico napoletano».

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