Transizione energetica

San Valentino “inquina” molto: ecco le alternative green

Si avvicina la festa degli innamorati, San Valentino, giornata in cui regnano gli sprechi ambientali e l'inquinamento si impenna: ecco alcune idee per viverlo diversamente

San Valentino “inquina” molto: ecco le alternative green

Che la festa degli innamorati nel giorno di San Valentino, il 14 febbraio, fosse più consumistica che sentimentale ce ne siamo accorti ormai da anni. In un mondo che va in direzione della transizione ecologica, però, anche 24 ore di consumi superflui possono incidere e non poco sull'ecosistema.

Cosa succede con i fiori

Gli sprechi e il superfluo sono già dietro l'angolo: quest'anno il 45% degli acquisti nel giorno indicato saranno mirati per il fidanzato/a, compagno/a o moglie/marito. Lo hanno rilevato i dati di Gwi, azienda mondiale che analizza il flusso dei consumi online. Oltre alle cartoline o mazzi di fiori "virtuali", però, ci sono quelli veri che inquinano in maniera esorbitante: oltre ai costi complessivi di 64 miliardi di euro, ogni fiore raccolto, trasportato e conservato per poi finire in un bel bouquet emette, da solo, 3kg di CO2. L'industria dei fiori recisi vede Olanda, Kenya, Colombia e Israele tra i meno virtuosi al mondo, con costi e danni ambientali rilevanti. Una soluzione sostenibile, però, c'è: i fiori di Fairtrade, organizzazione internazionale che migliora le condizioni dei produttori agricoli nei paesi in via di sviluppo, si possono trovare anche al supermercato e vengono coltivati secondo le regole ambientali, limitando i consumi di acqua e serre.

Quanto vale l'acquisto a Km0

Di sicuro la scelta migliore è l'acquisto a km0 "che taglia i consumi di trasporto e conservazione e incentiva l'industria locale, quest'anno in grave crisi a causa dei rincari energetici", sottolinea la Coldiretti. I cioccolattini, grandi protagolisti della festa di San Valentino, possono essere ricercati da aziende attente all'ambiente e al reperimento delle materie prime: tra queste, come si legge su Repubblica, ci sono "Fairtrade, Rainforest Alliance e UTZ". Lo stesso discorso vale per i gioielli: sarebbe bene evitare quelli che provengono dallo sfruttamento di chi li estrae in Africa e Asia e cercare le marche più affidabili su Human Rights Watch.

Ci sono poi i regali non "materiali", quelli che inquinano di meno ma possono donare un grado di soddisfazione senz'altro più alto: l'esperienza, come quella che può essere data dal plogging che unisce attività fisica a salvaguardia dell'ambiente perché consiste nella raccolta dei rifiuti mentre si corre o si jogging. Questa usanza è nata in Svezia ma si sta rapidamente diffondendo in tutto il mondo tant'é che lo scorso 23 gennaio l'Italia ha organizzato il primo "Giro d'Italia" che ha toccato ben 46 Comuni. Ma si può regalare anche un biglietto per visitare un museo o un'esperienza in un mondo vegeteriano o vegano dove si possono gustare meravigliosi brownies o molti altri dolci dal sapore spesso migliore rispetto a quelli "tradizionali".

Insomma, il San Valentino del 2022 potrebbe essere, per la prima volta, anche di chi è innamorato e si prende cura dell'ambiente in cui vive.

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