Tremila posti di lavoro nel solo indotto

L'aeroporto di Torino-Caselle, intitolato a Sandro Pertini, è situato in un terreitorio tra i più importanti d'Europa per popolazione, risorse e attività economiche. L'aerostazione si svilupopa su tre piani e 57mila metri quadrati complessivi. L'aeroporto crea un indotto occupazionale di circa 3mila posti di lavoro.
La società di gestione, la Sagat, è controllata al 54,5% dal fondo F2i, di cui è amministratore delegato Vito Gamberale; nel 2012 il valore della produzione è stato di 65 milioni di euro e sono stati effettuati 12,7 milioni di investimenti. Il network è composto da voli di linea e charter. Questi ultimi sono diretti verso 30 destinazioni; quelli di linea sono 350 alla settimana, operati da 21 vettori; 15 sono i Paesi collegati, con 32 destinazioni, di cui 21 internazionali e 12 italiane. Le rotte che saranno aperte nel corso del 2014 collegheranno Torino con Zurigo, Amsterdam, Olbia, Palma de Mallorca, Alghero, Roma e Manchester. Nel 2013 i passeggeri sono stati 3,160 milioni, con 43.656 movimenti aerei. Il settore cargo ha lavorato quasi 10mila tonnellate di merci. Il traffico passeggeri nazionale è il 59,6% del totale, quello internazionale il 37%. I passeggeri charter, nel 2013, sono stati 169mila: di questi, il 62% rappresenta l'incoming (gli arrivi dall'estero), mentre il 36,2% è il dato dell'outgoing (le partenze di italiani). Il 63% dei passeggeri parte da Caselle per lavoro, il 27% per turismo, il 6% per relazioni familiari.

Lo scalo, che è in grado di accogliere qualunque tipo di aereo, è servito da 3mila parcheggi.

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