Festival di Sanremo

"Cuccarini a testa in giù". I commenti della vergogna contro la co-conduttrice di Sanremo

Piove odio su Lorella Cuccarini alla quale viene augurato di finire a testa in giù perché "fascio", solo perché considerata non di sinistra dai comunisti, soprattutto giovanissimi

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"A testa in giù". È questo l'augurio che una parte degli italiani, ieri sera, ha rivolto a Lorella Cuccarini, co-conduttrice di Amadeus sul palco del teatro Ariston per la quarta serata del festival di Sanremo. Tacciata di essere fascista, di vestire di nero perché "fascio", le è stata anche augurata la morte per mano di Ghali. La sua colpa? Nessuna, se non essere considerata una simpatizzante della destra di governo. Ad augurare le peggio nefandezze a una delle showgirl più capaci che l'Italia abbia avuto modo di ammirare sono soprattutto i ragazzini, coloro che in un futuro nemmeno troppo lontano potrebbero sedere nella "stanza dei bottoni" dell'amministrazione di questo Paese. Tutto è partito durante la straordinaria esecuzione del medley di sigle degli anni Ottanta da parte di Cuccarini che, a 58 anni, ha eseguito con la stessa grinta e capacità i balli che faceva 35 anni fa. Compresa una presa. Ecco, da qui parte la sterminata catena di insulti che ragazzini che sbraitano per la libertà le hanno vomitato addosso, augurandole la morte.

"Lorella mancano 90°", scrive uno, riprendendo la foto della showgirl issata dai possenti ballerini in orizzontale sopra le loro teste. "Qualcuno la photoshoppa attaccata alla pompa di benzina di un noto piazzale di Milano?", scrive un altro, che nella bio del suo profilo ha l'eloquente sigla "acab". E a ridere tra i commenti si trova anche il messaggio di un profilo che ha come nome utente un richiamo allo stop alla violenza sulle donne. "La stagione di allenamento è finita", scrive un altro, condividendo direttamente l'immagine di Cuccarini a testa in giù. Molti dei profili che hanno partecipato a questa follia collettiva supporta la Palestina, urla contro le violenze israeliane a Gaza, strepita per chiedere rispetto a tutte le donne. E Lorella Cuccarini cosa è?

Purtroppo, come si è già avuto modo di appurare in altre occasioni, quando la violenza viene perpetrata su qualcuno che esprime un'idea diversa è accettabile, se non condivisa. Un'altra raffica di insulti la showgirl se li è presi quando ha cantato Ghali, che ha portato su palco di Sanremo un medley provocatorio scritto ad arte per fomentare i ragazzini dei social. "Immagina il Corano nella radio / Non parlan bene di noi al notiziario / Maledetto quel giorno allo stadio / Ora, a testa in giù, tutto è più chiaro", ha cantato l'artista di origine tunisina. E gli impavidi sostenitori della democrazia a modo loro non hanno perso tempo. "Ghali esibito presto così ha tutto il tempo di appendere a testa in giù la Cuccarini dietro le quinte", scrive uno. E ancora: "La Cuccarini appesa a testa in giù dopo il medley di Ghali. E andiamo". E si potrebbe continuare.

Esprimendo la massima solidarietà a Lorella Cuccarini, qualche riflessione andrebbe fatta. E andrebbe fatta rapidamente perché si trata di ragazzini, adolescenti, che stanno crescendo senza capacità di dialogo, capaci solo di insultare e minacciare chi la pensa in modo diverso da loro. Arrivano ad auspicare di vedere una donna, che potrebbe essere loro madre, a testa in giù solo perché di discosta da quell'ideale politico che secondo loro è la verità assoluta. Ed è con queste basi che si creano i disastri nella società di domani.

Perché si è arrivati ad augurare la morte a chi, non solo Cuccarini, non sia di sinistra.

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