Per Unendo Energia fotovoltaico ed eolico occasioni di business

Unendo Energia continua la sua marcia sulla strada dello sviluppo delle energie rinnovabili e dell’internazionalizzazione. La società nata nel 2006 e che dal 2008 fa parte del gruppo Afin, è specializzata in gestione e sviluppo di impianti per la produzione di energia da fonti rinnovabili a minor impatto ambientale. Unendo Energia controlla Renergies Italia, specializzata nella produzione di pannelli fotovoltaici e soluzioni fotovoltaiche chiavi in mano.
Dice Fabrizio Longa, amministratore delegato di Afin, il gruppo del comparto energetico che ha saputo diversificare il proprio business tra fonti tradizionali e rinnovabili: «Oggi parlare di energia significa conciliare gli approvvigionamenti da fonte fossile e da fonte rinnovabili. Anche in un’azienda come la nostra innovazione, flessibilità e reazione al mercato - seppur in un mercato capital intensive - sono fondamentali. Lo scenario è piuttosto ricco e quindi ci stiamo impegnando nella focalizzazione su obiettivi strategici. Abbiamo diversificato nelle rinnovabili da qualche anno e oggi abbiamo dei numeri significativi. Entro fine 2009 inaugureremo 8 MW di fotovoltaico, stiamo ultimando gli iter autorizzativi per un totale di 40 MW di eolico. Inoltre abbiamo rafforzato la capacità produttiva di Renergies Italia e stiamo valutando delle opportunità nel “mini hydro” che ha un impatto minore sull’ambiente e che riserva ancora qualche opportunità di sviluppo nel nostro Paese, che dal Dopoguerra a oggi ha saturato le possibilità derivanti dall’idroelettrico. Stiamo proprio per cantierare in Val di Sesia circa 1 MW e guardiamo con molta attenzione - sulla scorta delle precedenti esperienze già fatte dal gruppo - a un progetto di internazionalizzazione».
Unendo Energia ha già installato 40 MW, che comprendono un parco eolico da 36 MW nel Comune di Troia (Foggia), due impianti fotovoltaici a terra da 1,5 MW nei Comuni di Lecce e di Oleggio (Novara), a cui si aggiungono quelli a inseguitori solari di Andria (1 MW) e di Carbonia (1 MW). Gli 8 cantieri avviati da 8 MW, saranno collaudati nel prossimo dicembre.
Unendo Energia è presente pure nel segmento Cdm (Clean development mechanism) occupandosi di Cers (crediti di carbonio) con un impianto attivo a Chisinau, in Moldavia, e altri tre in sviluppo in Cina, Laos e Filippine. Il fatturato previsto nel prossimo triennio, per Unendo Energia, sarà di circa 250 milioni, in una netta crescita. «L’energia a cui ci dovremmo affidare è costituita da un equilibrato mix tra fonti tradizionali e fonti rinnovabili - continua Longa -; lo sviluppo delle reti intelligenti e l’avanzamento verso il punto di svolta (breakthrough) tecnologico è uno dei principali obiettivi per l’industria delle rinnovabili. L’Italia ha fatto passi avanti in tema di eolico e di fotovoltaico, ma c’è un divario rispetto agli altri Stati membri dell’Ue. A livello nazionale non è stato sostenuto lo sviluppo di un’industria manifatturiera di settore, con un conseguente trasferimento di capitali umani e finanziari all’estero. Questa può rappresentare per gruppi come il nostro una nuova opportunità di business per rafforzare una filiera italiana in questo settore. Occorre, inoltre, snellire l’iter autorizzativo, diverso da regione a regione. Anche l’allacciamento alla rete costituisce un altro rallentamento quando l’impianto è ormai completato.

L’Italia ha bisogno di un coordinamento in fatto di piani energetici a livello regionale e, soprattutto, si ha necessità di una spinta decisa ad attuarli».

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