Roma

Unesco, ecco i gioielli italiani

L’Italia è ancora una delle mete preferite del turismo internazionale, ma forse non ancora adeguatamente conosciuta proprio dagli italiani. Sfogliando le varie guide turistiche, sono molte le città d’arte che vengono definite visitabili in un giorno, eppure anche il viaggiatore più superficiale, alla fine di una visita in giornata, si rende conto che varrebbe la pena di ritornare e approfondire il discorso.
L’Unesco l’ha privilegiata tra tutte le altre nazioni, inserendo ben 44 siti nella lista del Patrimonio mondiale dell’Umanità. Tra questi, ben due si trovano nel comune di Tivoli. Villa Adriana, un complesso di enorme interesse archeologico, e la cinquecentesca Villa d’Este, il cui meraviglioso giardino è stato uno dei modelli più copiati in tutta Europa. Ed è proprio Villa d’Este che ospita, da oggi al 18 aprile, la mostra «Il paesaggio descritto. Luoghi italiani patrimonio Unesco. Fotografie di Luca Capuano», promossa dall’Associazione città e siti italiani Unesco, dal Comune di Tivoli e da vari enti. Capuano, specializzato in immagini architettoniche, ha attraversato nell’arco di vari mesi la nostra penisola, dalle Dolomiti alla Sicilia, scattando migliaia di immagini, spesso in ore impensabili per poter godere della necessaria quiete. Di queste, 450 sono state scelte per l’esposizione e il relativo catalogo (edito da Logos), che vuole proporre una visione d’insieme dello straordinario paesaggio italiano, raffigurato nella sua contemporaneità. «Ho cercato di creare una sinergia tra due linguaggi: quello professionale dell’architettura e quello della scrittura, ovvero della documentazione e rappresentazione dei luoghi», dice il fotografo del suo lavoro che, proprio perché d’autore, parla un linguaggio iconografico particolare, sia quando evidenzia in immagini essenziali il fascino di un tempio antico (pensiamo ai siti di Agrigento e del Cilento, con Paestum e Velia), di un duomo gotico tipicamente italiano, come quello di Siena, di una chiesa rinascimentale, come quella di Pienza, o delle architetture rustiche di Alberobello, sia quando ci fa percepire il paesaggio più naturalistico, da quello rupestre della Valcamonica a quello «culturale» della Toscana, caratterizzato da filari verdi disposti ad arte.
Orario: da martedì a domenica, marzo 8.30-17.15; aprile 8.30-18.

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