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Usa, frase sugli schiavi scandalizza l'America Scivolone della Bachmann

La deputata del Minnesota Michelle Bachmann è in testa nei sondaggi in Iowa, davanti a Mitt Romney. Ma ha fatto una gaffe sottoscrivendo un documento in cui si dice che "i bambini schiavi crescevano meglio di oggi". La Palin intanto scalda i motori...

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Washington - Michele Bachmann, deputata del Minnesota, è in testa nei sondaggi nell'Iowa. Uno dei primi stati in cui si terranno le primarie per la scelta del candidato repubblicano che sfiderà Obama. La Bachmann, però, deve stare attenta a non disperdere il terreno guadagnato fino ad ora. Non tanto per la linea oltranzista su gay ("l'omosessualità si può curare") e pornografia ("un'arte perversa"). A preoccupare lo staff della Bachmann c'è il rischio scivoloni. Uno ne ha appena fatto, sottoscrivendo un documento sulla famiglia che, in un passaggio, sostiene una tesi strampalata: i bambini schiavi crescevano meglio di oggi. 

Sondaggi favorevoli Secondo un nuovo sondaggio condotto dal sito conservatore, The Iowa Republican, la deputata del Minnesota con il 25% dei voti, è in cima alle preferenze degli elettori repubblicani dello stato che per primo è chiamato alle urne per le primarie repubblicane. Bachmann è seguita dall’ex governatore del Massachusetts Mitt Romney, che ha il sostegno del 21% dell’elettorato conservatore. La settimana scorsa, un sondaggio condotto dal quotidiano, Des Moines Register, mostrava Romney in vantaggio sulla Bachmann di un punto percentuale. "I numeri suggeriscono che la deputata del Minnesota ha trovato il modo di toccare gli elettori", ha detto l’ex numero uno del partito repubblicano in Iowa Craig Robinson. Il sondaggio viene poco prima il primo appuntamento elettorale nello stato, previsto per il prossimo 13 agosto ad Ames. Al terzo posto del sondaggio si classificano a pari merito, l’amministratore delegato di Godfather’s Pizza Herman Cain e l’ex governatore del Minnesota Tim Pawlenty, ciascuno con il 9 per cento delle preferenze.

La gaffe sui bambini schiavi La Bachmann ha fatto uno scivolone apponendo la propria firma in calce a un documento in cui, tra le altre cose, si legge una frase imbarazzante: i bimbi di colore avevano maggiori possibilità di crescere in una famiglia con una mamma e un padre durante il periodo in cui ancora c'era la schiavitù rispetto a oggi. La frase è contenuta in un documento di un movimento evangelico ultraconservatore dell'Iowa, il Family Leader. Subito sono divampate le polemiche. La Bachmann si è difesa dicendo di non aver letto tutto il documento, ma di aver voluto manifestare il proprio apprezzamento solo quella parte in cui il documento esaltava i valori della famiglia.

Le frasi incriminate "Lo schiavismo - si legge nel documento sottoscritto dalla bachmann - ha avuto un impatto disastroso sulle famiglie afro-americane, ma disgraziatamente, un bambino nato in schiavitù nel 1860 aveva più possibilità di essere cresciuto da sua madre e da suo padre in una famiglia con due genitori rispetto a un bebè afroamericano nato dopo l'elezione dell'attuale Presidente degli Stati Uniti".

La Palin: "Ho buone chance" Sarah Palin pensa che potrebbe vincere le elezioni presidenziali, ma non ha ancora deciso se partecipare alla corsa per la Casa Bianca. "Non sono così egoista da pensare di essere l’unica a potere vincere le elezioni. Ma credo di avere buone possibilità", ha detto la Palin al settimanale Newsweek, "perché gli americani sono disperati e meritano un cambiamento". L’ex governatrice dell’Alaska ha spiegato che, se la sua famiglia non lo vorrà, non si candiderà alle elezioni. I suoi familiari, però, non sembrano volere ostacolare la sua carriera politica. La figlia 21enne Bristol ha già detto che vorrebbe vederla alla Casa Bianca. E il marito Todd ha spiegato che lascerà a sua moglie la decisione, ma ci tiene a precisare che sarebbe adatta a guidare gli Stati Uniti.

La rivalità con la Bachmann Se la Palin deciderà di candidarsi dovrà vedersela con Michele Bachmann, deputata del Minnesota che, secondo gli ultimi sondaggi, è la candidata di maggiore successo alle primarie repubblicane. Bachmann si è subito fatta conoscere per le sue idee conservatrici: ha dichiarato che l’omosessualità si può curare e che vorrebbe eliminare la pornografia, "un’arte perversa".

In Iowa, stato dove è nata e che è il primo a votare alle primarie, la deputata del Minnesota punta ai voti dei conservatori, molti dei quali hanno mal digerito la sentenza della Corte Suprema statale che ha consentito i matrimoni gay.

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