«Vantaggi per chi passa al furgone elettrico»

Il manager: «Corrieri importanti vantano già flotte di questo tipo». Il dialogo con i Comuni

Piero Evangelisti

Nissan è il primo costruttore al mondo di auto elettriche, un primato ottenuto attraverso Leaf, l'auto a zero emissioni più venduta a livello globale, e grazie a un'attività concreta a sostegno della diffusione della mobilità elettrica. Ogni sua presenza, come, a esempio, in occasione della finale di Milano della Champions League di cui il costruttore nipponico è sponsor, mira alla diffusione delle auto elettriche, a spiegare che passare all'elettrico si può, e lo dimostrano le 12 colonnine a ricarica rapida installate a Milano in poche settimane.

Quanto possono contribuire le aziende, con le loro flotte, e i noleggi alla diffusione dell'auto elettrica? Può il settore business fare da traino alla diffusione della mobilità a zero emissioni? Ci ha risposto Bruno Mattucci, ad di Nissan Italia. «Per analizzare la posizione, l'atteggiamento delle aziende nei confronti dell'auto elettrica bisogna partire da una distinzione tra i veicoli, da una parte i commerciali e dall'altra le autovetture, perché sono ovviamente legati a diverse tipologie di utilizzo. Per quanto riguarda i commerciali ci sono già delle realtà consolidate che dimostrano il vantaggio, non soltanto ambientale, ma anche economico, che passare a un commerciale elettrico, come il nostro NV 200, rappresenta. Corrieri come Dhl e Gls hanno già flotte elettriche per consegne nel cosiddetto ultimo miglio, nei centri urbani, dove i mezzi si spostano senza inquinare, silenziosamente e anche nelle zone a traffico limitato. I conti tornano, tanto che Gls ha già annunciato che elettrificherà tutta la sua flotta».

Muoversi nei grandi centri urbani, dove è più facile trovare colonnine di ricarica rapida, è sicuramente più agevole, ma qual è la posizione delle aziende e dei noleggi per quanto riguarda le autocome Leaf?

«Sicuramente più prudente, più vicino a quello che riscontriamo negli automobilisti privati che non riescono a capire quali saranno gli sviluppi futuri per la mobilità elettrica nel nostro Paese spiega Mattucci c'è bisogno di una pianificazione e di normative certe, parlare di possibili incentivi specifici per le auto elettriche, peraltro auspicabili, crea solo attesa nei clienti, privati e business».

Sembra però che qualcosa si stia muovendo con le pubbliche amministrazioni. «Sì conferma l'ad di Nissan Italia - stiamo riscontrando un interesse crescente da parte dei Comuni che hanno siglato la Carta che prevede la riduzione di CO2 nelle loro città. Attraverso noleggi a medio e lungo termine di veicoli elettrici possono rientrare nei limiti fissati al CO2 eliminando automezzi spesso obsoleti e altamente inquinanti. Con quelli elettrici scendono i costi di manutenzione e quelli del carburante, voci molto importanti nel bilancio di un ente pubblico».

Una recente indagine del Centro Studi Auto Aziendali di Bologna ha rilevato che otto fleet manager su dieci adotterebbero auto elettriche se ci fossero incentivi o progetti di collaborazione con società che forniscono energia; oltre la metà è certa che la scelta porti a un risparmio in termini di Tco, ma soltanto un terzo è convinto di avere una buona conoscenza della mobilità elettrica: cosa si può fare per migliorare questo dato? «Nissan Italia ha dei fleet sales manager dedicati ai modelli elettrici, preparati per illustrarne caratteristiche e vantaggi conclude Mattucci sono key account che possono entrare in contatto con i fleet manager delle aziende, ma che svolgono anche un'attività di formazione specifica del personale delle nostre concessonarie».

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