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Vela, Napoli è stata "scippata" da Venezia E la Coppa America se ne va in laguna

Per la prima volta la competizione velica farà tappa nella Serenissima. Sgambetto tra sindaci: De Magistris beffato in extremis dal viaggio in Portogallo di Orsoni. Per i politici partenopei la colpa è del presidente dell'Unione industriali

Vela, Napoli è stata "scippata" da Venezia 
E la Coppa America se ne va in laguna

Napoli - «E ’nce ne costa ’e lacreme ’sta Coppa America...». Di Libero Bovio, «Lacreme napulitane», cantano Luigi De Magistris e Stefano Caldoro. L’America’s Cup ancora una volta prende un’altra via, lontano da Napoli. Sbarca a Venezia: tra il 12 e il 20 maggio 2012 e nuovamente nell’aprile 2013, la città’ della laguna ospiterà per la prima volta due tappe delle World Series a cui partecipano i migliori velisti del mondo.

Dunque, Venezia batte Napoli 1 a 0 o, se si preferisce, Veneto batte Campania 1 a 0. Il sindaco De Magistris e il presidente Caldoro hanno perso contro i loro colleghi di Venezia e del Veneto, Giorgio Orsoni e Luca Zaia. A dire il vero c’è anche un terzo sconfitto a Napoli ed è il presidente dell’Unione industriali Paolo Graziano, interfaccia con gli americani dell’Acea, organizzatori dell’evento.
In Coppa America, Napoli era già stata sconfitta il 26 novembre del 2003. E si trattava, in quella occasione, non delle World series ma della fase finale dell’America’s Cup 2007. All’epoca la città governata da Rosetta Iervolino e la Regione amministrata da Antonio Bassolino furono battute dalla meglio attrezzata Valencia.


Mentre a Napoli amministratori pubblici e imprenditori si sentivano già vincitori e i giornali locali dedicavano paginate intere all’evento come se già fosse stato affidato a Napoli, sotto traccia Orsoni e Zaia lavoravano per portare l’importante e prestigioso evento in Laguna. E cosi è stato. La svolta che ha fatto vincere Venezia nella corsa alle World series è arrivata a Ferragosto, quando il sindaco Orsoni, tra l’altro appassionato di vela, è volato a Cascais in Portogallo mentre era in corso una delle tappe della gara velica. In quei giorni ha preparato il terreno (anzi lo specchio d’acqua) per il sorpasso su Napoli, mostrato ai suoi interlocutori la maggiore affidabilità di Venezia nell’ospitare le gare.

L’annuncio che il campo di gara prescelto era quello di Venezia lo hanno dato ieri all’ora di pranzo il sindaco Orsoni e Richard Worth presidente dell’America’s Cup Eventi Autority. «Siamo davvero emozionati di portare l’America’s Cup Word Series a Venezia dove sono concentrati un numero alto di appassionati di vela», ha detto soddisfatto Worth.

Da Napoli gli sconfitti De Magistris, Caldoro e il presidente della Provinca, Luigi Cesaro, hanno replicato con una nota congiunta dove è rappresentata tutta l’amarezza di chi aveva già messo lo champagne in frigo, pronto a festeggiare l’attribuzione dell’evento. «Questa settimana era previsto a Napoli dagli organizzatori l’incontro con l’Acea per la firma ufficiale del contratto». E i tre hanno lanciato qualche frecciata. «Del resto, non abbiamo motivo di dubitare. Chi ha gestito la trattativa, in particolare il presidente dell'Unione industriali Napoli, interfaccia per l'Acea, negli incontri avuti con noi e anche pubblicamente, ha sempre manifestato e manifesta tuttora certezza circa la realizzazione della America’s Cup a Napol».

Giggino si è poi prodotto in un assolo. Ha parlato come solitamente fanno tanti allenatori di calcio che quando vengono sconfitti danno la colpa alla sfortuna o agli altri oppure sminuiscono l’importanza dell’insuccesso. «Graziano ci dice che si fa l’America’s Cup, ma quello non è il mio pallino. Ci ha detto che si può fare una tappa anche a Napoli nel 2012 e 2013. Dobbiamo solo capire cosa è accaduto nelle trattative o se è successo qualcosa che non sappiamo. Altrimenti non abbiamo motivo di dubitare di cio’ che dice Graziano. La città sarà bella e importante anche senza l’America’s Cup».

Chissà se il Sindaco che ritiene Napoli città più sicura di Bruxelles si sia chiesto se a far vincere Venezia non sia stata la maggiore affidabilità della Serenissima. Il dramma spazzatura è stato archiviato ma solo momentaneamente. Resta viva più che mai l’emergenza criminalità: scippi, rapine, stupri. La notte di sabato, ad esempio, tre accoltellati nel giro di poche ore, come si dice in gergo questurino, per futili motivi.

Fanno festa, invece, Orsoni e Zaia. Il Presidente leghista del Veneto esulta per «l’approdo della Coppa America a Venezia». Per Zaia «la capitale del Veneto meritava questa soddisfazione, per la sua millenaria storia marinara che viene in qualche modo riconosciuta e premiata».

carminespadafora@gmail.com

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