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Ventola: una carriera sfortunata anche nel giorno dell'addio

Si ritira a 32 anni afflitto da guai fisici. Doveva diventare il futuro centravanti della nazionale, gli è andato sempre tutto storto, perfino annunciare il suo addio al calcio nel giorno in cui l'ha dato Ronaldo.

«Cari Amici era inevitabile che prima o poi sarebbe arrivato questo momento, anche se uno spera sempre sia più poi che prima». È il commiato agli amici e al calcio di Nicola Ventola, 32 anni, grande promessa nerazzurra smarrita dietro a infortuni a raffica. L'attaccante del Novara ha deciso di lasciare l'attività e ha risolto consensualmente il contratto che lo lega attualmente alla società piemontese capoclassifica in serie B.
«La mia vita è sempre stata legata a questo fantastico gioco - ha confessato -, e mi reputo davvero fortunato di averne fatto parte. Il calcio mi ha dato tanto. L'ho sempre vissuto con intensità, regalandomi tante emozioni e soddisfazioni, ma talvolta, come nella vita, anche dolori e frustrazioni... e ora, pur avendo cercato di combattere ed andare ancora avanti, è arrivato il momento di guardare ad un futuro diverso. Importanti problemi fisici che mi affliggono da tempo, purtroppo non mi consentono più di allenarmi e di continuare l'attività agonistica. A tutti, compagni di squadra ed avversari, tifosi, allenatori, presidenti, staff tecnici e a voi giornalisti, un abbraccio sincero, tutto resterà indelebile nella mia mente ma soprattutto, nel mio cuore. Grazie».


Doveva diventare il futuro centravanti della nazionale, gli è andato sempre tutto storto, perfino annunciare il suo addio al calcio nel giorno in cui l'ha dato Ronaldo, quello vero.

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