Con il vero legno ogni prodotto diventa unico

Il mercato dell’arredo è sempre più complesso e spesso chiede alle famiglie italiane di scegliere tra mobili difficili da confrontare sotto il profilo del rapporto qualità-prezzo. Chiediamo quindi a Eliana Ravanello, direttore del Consorzio «Vero Legno», quali sono le regole da sapere per scegliere un mobile di qualità. «Innanzitutto è difficile individuare che cosa si intende per buona qualità. Differenzierei, invece, il concetto di “legno” da quello che non lo è, senza nulla togliere alle differenti tipologie di materiali impiegati. Un mobile in un prodotto che non sia legno non significa che non sia di buona qualità, ma l’importante è che si sappia di cosa si sta parlando e, soprattutto, che il consumatore sia conscio di che cosa sta comprando. Alcuni di queste nuove tipologie di materiali, sono infatti a perfetta imitazione del legno».
Perché scegliere un mobile di vero legno?
«Il legno è una risorsa naturale indispensabile all’uomo. Altre risorse finiscono, mentre il legno ci sarà sempre, a condizione che le piante siano tagliate quando sono mature, per lasciare così lo spazio di crescita a quelle nuove. Il legno è un bene sano, durevole e resistente; ha un’infinita gamma di colori, venature, sfumature e nodi. Un prodotto in legno non sarà mai la copia di un altro, è unico. Il legno ha poi caratteristiche uniche di naturalità, calore e tradizione».
I mobili in massello sono ormai quasi introvabili, che cosa si intende oggi per «legno»? E con «nobilitato», «laminato» o «multistrato»?
«Il mobile in massello non è difficile da trovare, ma per tipologia ha un mercato più ristretto, dettato dai costi, sia per la materia che per la lavorazione. Per massello si intende comunque un legno avente uno spessore minimo di 5 mm; un mobile in legno massello può poi essere fatto di solo massello o di massello rivestito da legno “piallaccio”. È poi necessario classificare altre tipologie di materiali; partendo dai pannelli in vero legno, tra i quali figurano: compensato, multistrato, lamellare, listellare o panforte, tamburato, multilaminare o precomposto. I pannelli in particelle di legno si dividono, invece, in: truciolare (particelle di legno), Mdf (polvere di legno legato con colle o resine sintetiche) e Osb (pannello di truciolare con fibra in direzione orientata). Esistono poi mobili in “non legno” che sono fabbricati utilizzando pannelli strutturali poi nobilitati (cioè rivestiti) con materiali sintetici stampati a imitazione del legno o con altre fantasie e colori. Tra i materiali a imitazione del legno posso citare la carta melamminica, il nobilitato, il laminato, le pellicole transfer e il Pvc».
Spesso i commercianti non consegnano la scheda prodotto...
«Il commerciante o l’azienda produttrice hanno l’obbligo di avere e consegnare al possibile acquirente la scheda prodotto. La scheda prodotto personalizzata e rilasciata dal Consorzio “Vero Legno” certifica il prodotto in legno, contrasta la concorrenza e garantisce il consumatore dalle imitazioni; è un documento di identità del prodotto legno-arredo, già prevista per legge ma purtroppo ancora poco conosciuta. La “scheda prodotto” ha, oltretutto, la funzione di difesa della natura e dell’ambiente, garantendo così la provenienza dei legni da foreste certificate Fsc e Pefc, sigle che confermano che il taglio dei legni è autorizzato».
Il consumatore ha quindi diritto a pretendere la scheda prodotto?
«Non tutto ciò che sembra legno, lo è davvero, la scheda prodotto aiuta a comprendere».
Esistono rischi per la salute?
«Esistono dei problemi sicuramente, ma la normativa europea ha già dettato standard qualitativi che dovrebbe salvaguardare la salute del consumatore».


Come migliorare il mercato?
«Occorre sensibilizzare il consumatore e fargli capire che è un suo diritto essere informato in modo corretto».

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