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Il cuore verde di Ibiza tra storia e movida

Sono quattro i siti Unesco dell'isola: la Città Alta, gli insediamenti fenici e la Poseidonia

Il cuore verde di Ibiza tra storia e movida

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Ibiza, famosa per la movida notturna e per il mare turchese, offre ai turisti anche un cuore verde. Boschi di pini, oliveti, colline dal terreno rossiccio, calette di sabbia chiara, alte falesie. L'Isola Bianca soprannominata così per il colore delle sue case annovera ben otto aree naturali terrestri: il 43% della sua superficie infatti è zona protetta. Dall'area del Parco di Ses Salines ai litorali delle Riserve marine, agli isolotti di Ponente. Mentre sono una sessantina le spiagge che s'affacciano sui 210 chilometri di costa. Un vero paradiso naturale per gli amanti del trekking o dell'ebike che possono pedalare tra mandorli, olivi, fichi e bouganvillee. Non solo glamour e natura ma anche storia: sono quattro i siti dichiarati Patrimonio dell'Umanità: Dalt Vila, la Cinta muraria che circonda la Città Vecchia, il cui valore culturale ed architettonico è riconosciuto dal lontano 1999; gli insediamenti fenici di Sa Caleta, accanto ad una delle spiagge più scenografiche dell'isola; la necropoli fenicio-punica di Puig des Molins, testimonianza di tempi antichissimi. E ancora le praterie marine di Poseidonia oceanica, tra le più vaste del Mediterraneo. La Poseidonia è una pianta preziosa: gli studiosi ne parlano come il polmone del Mediterraneo. Un'alga che, assorbendo anidride carbonica, garantisce la trasparenza delle acque.

Alla Città Alta, il quartiere fortezza di Ibiza, si accede in vario modo: l'itinerario classico prevede l'ingresso al Patio de Armas attraverso il ponte levatoio e il portale de ses Taules: poi si salgono i vicoli pieni di fiori, negozietti, gallerie, musei, belvedere fino alla piazza della imponente Cattedrale gotica. Ma il percorso più scenografico è quello lungo i sette baluardi che sovrastano la scogliera e che percorre il perimetro delle possenti mura rinascimentali. La vista è a 360 gradi: sull'intera città, sul porto, sulla moderna marina prospiciente che ospita centinaia di lussuose imbarcazioni ed edifici di design. Ibiza, cosmopolita e multiculturale, negli anni Settanta divenne rifugio degli hippy europei e nordamericani. All'epoca qui soggiornarono personaggi come Alberto Camus, Gina Lollobrigida e molti rappresentanti del jet set internazionale. Oggi la gioventù dorata continua ad animare le calde notti estive riempiendo le discoteche sempre, rigorosamente, dopo mezzanotte. Movida e shopping «di buon gusto», come vuole la tradizione ibizenca. Bancherelle e botteghe artigianali si trovano un po' ovunque, da Sant Antoni a Santa Eularia, ma l'appuntamento più atteso è il Mercatino Hippy di Es Canar, che ogni mercoledì attira folle di visitatori. Ce n'è molti altri sull'isola ma sicuramente questo è stato il primo nel suo genere: nel 1973 l'idea fu di alcuni albergatori che proposero agli hippy di vendere i loro manufatti ai turisti locali. Sull'isola inoltre si possono praticare diversi sport, acquatici e non, e affittare canoe, kayak e ogni genere di imbarcazione.

Un'esperienza indimenticabile la offre la spa Na Xamena, all'interno dell'hotel Haclenda: una serie di vasche digradanti di acqua calda si affacciano dall'alto sul mar Mediterraneo tra falesie ricoperte dalla macchia mediterranea. Uno spettacolo indimenticabile. Specialmente al tramonto quando potrete anche gustate aperitivo e cena al ristorante gourmet.

Tra gli appuntamenti autunnali non perdete l'Ibiza Light Festival, la seconda settimana di ottobre, e la Feria de la Sal (Fiera del Sale) al Parco Naturale de Ses Salines e Sant Jordi durante l'ultimo fine settimana dello stesso mese. Info: www.spain.info; ibiza.

travel/it.

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