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Alla scoperta di Reggio Emilia, dalle testimonianze antiche alla modernissima stazione ferroviaria di Calatrava

Una visita della città dell’Emilia Romagna non può non partire dalla sala del Tricolore e dal vicino museo: è qui infatti che nel 1797 venne adottato il vessillo bianco rosso e verde

Reggio Emilia, 5 cose da vedere

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Reggio Emilia, 5 cose da vedere

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Nella Pianura Padana, tra Parma e Modena, sorge Reggio Emilia, città nota in tutto il mondo per la sua gastronomia, per l’arte e la qualità della vita.

La città dell’Emilia Romagna vanta un primato: è la città del Tricolore. Qui infatti nel 1797, fu adottato il vessillo che divenne poi bandiera nazionale.

La visita della città che ha dato i natali, tra gli altri, a Ludovico Ariosto, non può dunque che partire dal bianco, rosso e verde della bandiera italiana. Di seguito le cinque tappe da non perdere.

La sala del Tricolore e il Museo

Bandiera italiana

Progettata e realizzata dall'ingegnere bolognese Ludovico Bolognini nel 1774, la sala fu concepita come archivio del Comune. In questo luogo, il 7 gennaio 1797 si riunirono i rappresentanti delle città libere di Reggio, Modena, Bologna e Ferrara per proclamare la Repubblica Cispadana, adottando il vessillo nei tre colori verde-bianco-rosso (il cui prototipo era a bande orizzontali).

La sala del Tricolore oggi è la sede del consiglio comunale. Il museo, allestito nel medesimo palazzo comunale, raccoglie documenti e cimeli relativi alla storia della bandiera.

Piazza Prampolini o piazza Grande

Sulla piazza principale della città, dedicata al politico Camillo Prampolini, per tutti piazza Grande, si affacciano alcuni tra i più importanti edifici di Reggio Emilia, tra cui la Cattedrale di Santa Maria Assunta, il Battistero romanico ed il Palazzo Municipale.

Sede del mercato cittadino, è il cuore di Reggio Emilia. Tra le costruzioni del lato a levante si apre la vecchia strada, in parte coperta, detta il Broletto, mentre sul lato nord si erge la statua raffigurante il Fiume Crostolo, un tempo collocata nel parco di Villa D'Este a Rivalta.

La basilica della Madonna della Ghiara

Testimonianza del barocco emiliano, l’edificio sacro di corso Garibaldi custodisce preziose opere d’arte, come la Crocifissione del Guercino.

Quello della Madonna della Ghiara è uno dei santuari mariani più importanti d’Italia, nato nella fede e devozione del popolo reggiano riconoscente verso la beata Vergine Maria per i numerosi benefici ricevuti.

Si ricorda in particolare il miracolo avvenuto il 29 aprile 1596 a favore di un ragazzo sordomuto e privo di lingua dalla nascita che, dopo aver pregato intensamente l’immagine della Vergine, acquistò la salute.

I teatri di Reggio Emilia

Reggio Emilia è anche la città dei teatri. Nel cuore della città sorgono il Teatro municipale Romolo Valli, il Teatro Ariosto e il Teatro Cavallerizza.

Il primo, inaugurato nel 1857, è il classico teatro dell’opera all’italiana e accoglie prevalentemente le stagioni di opera, concerti e musical. Si tratta di un maestoso complesso, circondato dai giardini pubblici.

Il secondo, eretto nel 1878, ha conosciuto nella storia diverse destinazioni. Oggi ospita principalmente la stagione di prosa. Il terzo, nato dalla riconversione dell’ex Cavallerizza della Caserma Zucchi, è uno spazio a configurazione variabile, destinato allo spettacolo moderno e di ricerca.

La stazione di Calatrava

Reggio Emilia, stazione

Non si può non citare, tra i luoghi da vedere nella città dell’Emilia Romagna, la stazione AV Mediopadana di Reggio Emilia inaugurata nel 2013. Si tratta di una costruzione futuristica firmata dal famoso architetto Santiago Calatrava.

Insieme ai ponti a vela che sovrastano l’autostrada del Sole e ad altre strutture, la stazione fa parte del progetto di riqualificazione dell’area nord di Reggio Emilia. La struttura doveva originariamente svilupparsi a forma di vela ma in seguito l’architetto modificò il progetto preferendo una struttura a onda.

Il complesso, di grande impatto, è composto da una successione di portali d’acciaio dall’aspetto ondeggiante.

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