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Vicenza da scoprire: 5 luoghi imperdibili

Elegante e raffinata Vicenza è una perla culturale e artistica di grande valore, un luogo unico in grado di offrire scorci meravigliosi. Ecco i 5 luoghi da non perdere

Vicenza, ecco cosa vedere: i 5 luoghi imperdibili
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Scopriamo Vicenza importante comune del Veneto, meta di un serrato turismo culturale e rinomato centro industriale, e dichiarata nel 1994 Patrimonio dell'umanità dall'UNESCO, in particolare per i generosi contributi architettonici e artistici per mano di Andrea Palladio. Cullata da una morbida pianura e abbracciata da un'area collinare verdeggiante, Vicenza è una città affascinante e dalle origini antiche.

Nota anche per le sue tante proposte enogastronomiche è una meta interessante, un luogo dove è d'obbligo perdersi tra le sue vie per ammirare palazzi ed edifici ricchi di fascino, vere e proprie opere d'arte che donano a Vicenza un look elegante e raffinato, perfetta per gli appassionati d'arte e cultura. E allora scopriamo insieme cosa vedere e dove andare, ecco i 5 luoghi imperdibili di Vicenza.

Basilica Palladiana in Piazza dei Signori

Basilica Palladiana

Come anticipato Vicenza porta la firma di Andrea Palladio che ha contribuito a disegnare e costruire molti degli edifici più importanti, e luogo dove lo stesso ha vissuto a lungo. Tra i più noti spicca la Basilica Palladiana con affaccio elegantissimo su Piazza dei Signori, nata dalla rivisitazione del Palazzo della Ragione. Nota come Basilica in realtà non è un luogo di culto, ma l'artista ha voluto celebrare e creare una connessione con l'antico edificio dell'antica Roma dedicato agli affari. Un tempo sede delle magistrature pubbliche oggi viene utilizzata per mostre d'arte e allestimenti tematici. La struttura, in origine, era composta da due edifici poi tramutati in Palazzo della Regione, con tanto di linee gotiche preservate fin dal quattrocento e con una copertura superiore a carena di nave rovesciata. Lo stile gotico è ben visibile e si sposa con gli interventi del Palladio, che si occupò della riprogettazione della Basilica sin dal 1546, con una serie di modifiche continue. Questo portò alla realizzazione di un sistema a seriliana, ovvero un arco a tutto sesto affiancato da due aperture sormontate da un architrave, con tanto di colonne. Negli anni ha subito diversi restauri, anche dopo i bombardamenti della Seconda Guerra Mondiale, operazioni utili a preservarne la bellezza, la solidità e lo stile delle origini. Dal secondo piano si può raggiungere una terrazza panoramica con affaccio mozzafiato sulle colline del vicentino.

Teatro Olimpico

Teatro Olimpico

Sicuramente una delle massime espressioni dello stile del Palladio, ecco il Teatro Olimpico che rimanda ai fasti degli antichi Romani. Una struttura collocata all'interno del complesso del palazzo del Territorio, caratterizzato da una cavea semiellittica in legno e dalla forma rettangolare. Il proscenio appare imponente e suddiviso in sette campate, dalle quali prendono vita sette scene lignee prospettiche. Un'opera affascinante che toglie il fiato impreziosita da colonne, semicolonne, edicole, nicchie, archi, porte, bassorilievi, decorazioni e statue, con tanto di soffitto ligneo a cassettoni che protegge il proscenio. Andrea Palladio ha trasformato in realtà la tradizione culturale classica e l'ispirazione al teatro dei Romani, un luogo preservato nel tempo e ancora oggi utilizzato per rappresentazioni classiche e concerti.

Luoghi di culto religiosi

Chiesa di Vicenza con campanile

Vicenza è una città elegante, ricca di storia e arte, ma anche di luoghi di culto come il Santuario della Madonna di Monte Berico nato come luogo di commemorazione. Sorge su due strutture preesistenti in stile gotico e poi barocco, come creazione finale di Carlo Borella, conclusasi nel 1703. La Basilica nasce per celebrare le apparizioni della Vergine a una donna di nome Vincenza Pasini, che le ha domandato la costruzione della Basilica in cambio della fine della peste. Dopo diverse modifiche e l'intervento del Palladio, la Basilica oggi conserva una facciata impreziosita da santi e allegorie, un piccolo chiostro in stile gotico con refettorio e una serie di rilevanti affreschi e dipinti conservati all'interno della struttura. Un altro luogo religioso da non perdere è la Cattedrale di Santa Maria Annunciata, realizzata in stile gotico veneziano con facciata a cinque arcate profonde opera di Domenico da Venezia e collocata nella Piazza del Duomo. Anche qui è presente lo stile del Palladio, identificabile nella cupola, nel portale laterale e nel Sepolcro Da Schio. Il campanile è sull'altro lato della strada perché costruito in un secondo momento, mentre l'interno appare imponente. L'altare, in pietre dure e marmi, è impreziosito da un polittico di Lorenzo Veneziano e composto da 29 tavole.

Mura scaligere

Mura scorcio

Le mura sono ciò che rimane di una complessa e antica fortificazione che ha difeso Vicenza per due millenni, composta da castelli, mura, torri e fossati. Delle mura, sorte durante l'antica dominazione scaligera, se ne possono ammirare ancora alcuni resti preziosi in viale Mazzini: si tratta di vere e proprie architetture militari con tanto di porte che garantivano l'accesso per il centro storico. Le mura che cingevano la città garantivano l'ordine interno e la pace, perché l'ingresso era protetto da due portoni in legno con tanto di borchie metalliche e da due celate, ovvero porte nascoste nei muri utili a intrappolare i nemici. Nel 1800 divennero però un ostacolo all'espansione della realtà urbana e vennero così inglobate all'interno delle nuove costruzioni. Passeggiando per Vicenza è possibile imbattersi nei numerosi resti, sezioni di mura rimaste intatte, con torri e porte frutto di restauri continui.

Villa Capra detta La Rotonda

La Rotonda

Nota come Villa Almerico Capra, ma famosa come La Rotonda, è un'antica villa veneta a pianta centrale poco distanze da Vicenza città. Lo stesso Almerico Capra la commissionò al Palladio anche se fu completata da Vincenzo Scamozzi nel 1605 e divenne Patrimonio dell'umanità dell'UNESCO nel 1994. È tra le ville più imitate nel tempo, la costruzione si ispira al Pantheon di Roma, con una struttura a base circolare e cupula tipica delle strutture religiose. Collocata in cima a un piccolo colle La Rotonda, in realtà, è una dimora privata commissionata come rifugio, luogo di riposo e meditazione, dall'aspetto raffinato ed elegante di chiara matrice Rinascimentale. La struttura esterna è un insieme equilibrato di vuoti e pieni, per una struttura cubica con parte centrale circolare.

Gli interni sono un tripudio di affreschi, decorazioni, ricordi e cimeli della famiglia Capra, con tanto di salotti antichi e spazi privati.

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