«La vita è una cosa meravigliosa» per far riflettere

«La vita è una cosa meravigliosa» è un progetto editoriale con un valore altamente sociale attraverso il quale - cita il presidente della Fondazione Ania per la sicurezza stradale Sandro Salvati nell’introduzione del libro – vogliamo contribuire a stimolare in chi legge, in chi deve emanare norme, in chi deve farle applicare e, soprattutto, in chi deve rispettarle sulla strada, una consapevolezza profonda circa la tragedia degli incidenti stradali, che hanno provocato 4.731 morti e 310.739 feriti nel 2008.
Una consapevolezza da acquisire attraverso una caratteristica fondamentale degli esseri umani: la memoria. Non rimuovere, ma ricordare. È per questo che il libro è denso di citazioni di autori che pensano ai codici dell’anima. «Perché - scrive Raffaele Morelli, nella sua introduzione – non è permesso pensare che si possa morire guidando un’auto, solo perché si è dimenticato che il compito nella vita è realizzare il proprio destino».
Nato come parte integrante del progetto di sensibilizzazione sociale sulla sicurezza stradale promosso dalla Fondazione Ania, che a questo tema ha recentemente dedicato la campagna di comunicazione «Io dissuado», questo libro è un inno alla vita, un invito a raccogliere emozioni e segni che normalmente sfuggono, un messaggio positivo di speranza sul valore di vivere.


L’ultima sezione del volume raccoglie i dieci migliori contributi tra tutti quelli inviati dal pubblico al sito www.vitameravigliosa.it: poesie, fotografie, riflessioni sul tema della pienezza dell’esistenza e sul vuoto che si crea quando si perde qualcuno di caro, per esprimere quanto la vita sia, appunto, meravigliosa.

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