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Le battaglie femminili che gli uomini non capiscono

Le donne conducono delle battaglie quotidiane delle più disparate, dai tacchi a spillo alla cereta, molto spesso ignorate dagli uomini

Le battaglie femminili che gli uomini non capiscono

Un secolo di lotte femministe, ma le donne non riescono a liberarsi delle piccole battaglie quotidiane causate da convenzioni, abiti, cultura di massa. Naturalmente, non bisogna dimenticare che ci sono lotte più grandi che le donne si trovano ad affrontare quotidianamente, come quelle relative ai diritti in ambito lavorativo. Tuttavia, la vita del genere femminile è complicata da molti dettagli, elencati da Jessica Kane sull'Huffington Post.

Al primo posto c'è il problema di camminare su una griglia stradale coi tacchi a spillo o con la gonna, Marilyn Monroe e "La signora in rosso" insegnano. Le due posizioni successive sono occupate da problemi inerenti il reggiseno: le spalline troppo in evidenza e gli adesivi quando non si indossa nulla sotto la maglietta, costituiscono spesso fonte di imbarazzo e strani movimenti circospetti. Nella top five rientrano le fobie da rossetto - sbavato o sui denti - ma anche la difficoltà di andare in bagno quando si indossa il jumpsuit, la tuta che va tanto di moda in questa primavera-estate.

Le altre lotte quotidiane delle donne riguardano l'essere troppo nude al mare, il cambio di scarpe in borsa, le pancere, la "nastrizzazione" del decolletè per mostrare qualcosa che non si possiede sotto la camicia, i jeans stretti, i capelli che si appiccicano quando si ha il lucidalabbra, le macchie di trucco, il perizoma, la mancanza di tasche nei vestiti, la necessità di essere ambidestre per trucco e unghie, le borse senza fondo, i vestiti spesso scomodi, il bianco durante i giorni delle mestruazioni, gli abiti premaman, la depilazione, la fuga dei guadagni dal portafoglio per molti prodotti che gli uomini acquistano a un prezzo più basso.

In alcuni casi, ci sono scuole di pensiero che aiutano ad aggirare il problema: nel mondo esiste un vero e proprio movimento di donne che, per scelta personale, non si depilano, ovviando quindi al fastidio della ceretta periodica ogni due-tre settimane.

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