Windows Vista: più funzioni ma meno batteria

Il nuovo sistema operativo di Microsoft mette a dura prova la durata dei pc portatli

da Milano

Qualche tempo fa in attesa che il nuovo sistema operativo di Microsoft, ovvero Vista, facesse il suo ingresso sul mercato si rincorrevano voci preoccupate sulle enormi richieste, a livello di hardware, per poterlo far funzionare correttamente. Ora, a qualche mese dalla sua uscita, è possibile fare un esame più approfondito dei pregi e delle lacune di Vista anche perché ormai l'ultimo sistema operativo di casa Microsoft è fornito preinstallato, nella versione home basic, in tutti i nuovi PC Windows di fascia domestica in vendita sul mercato.
L’aspetto che maggiormente colpisce è indubbiamente la grafica basata sull’interfaccia denominata Aero. Molto bella, anzi bellissima. Un’esperienza sensoriale, tra ombre e trasparenze grafiche (trasparente è anche il «classico» cestino), fino ad oggi assaporata solo dagli utenti Mac con il loro OS X a cui, da un punto di vista estetico, anche Vista paga qualche tributo. Evidentemente per far funzionare questa sontuosa interfaccia è richiesta una quantità di ram non indifferente.
Sconsigliato scendere al di sotto di 1024 Kb: il classico «giga» di memoria. Tuttavia gli «appetiti» di Vista non si fermano alla Random Access Memory ma riguardano anche il lato più squisitamente energetico. Il nuovo sistema operativo di Microsoft è «affamato» di energia e questo si traduce in un problema specie per i portatili che vedono le proprie batterie esaurirsi in fretta a fronte delle richieste davvero notevoli di Vista. La limitazione dell'autonomia dei notebook si avverte evidentemente di più nei modelli vecchi con batterie più logore, mentre il problema si manifesta meno nei portatili appena usciti di fabbrica con le loro batterie al litio pienamente efficienti. Tuttavia un problema generale esiste, tant'è che HP ha deciso di corredare i propri laptop con un sistema di risparmio energetico più efficiente di quella proposta di serie da Microsoft. Il tool di HP consente di aggirare le preferenze predefinite di Windows Vista, mettendo a disposizione degli utenti profili energetici più funzionali rispetto a Microsoft. Uno dei più «estremi», ma proprio per questo efficaci, e il profilo «power saver» con cui viene addirittura disattivata l’interfaccia grafica avanzata Aero, accusata da più parti di essere tra i maggiori responsabili del dispendio energetico di Vista. L'iniziativa di HP non è certo una novità assoluta, prima di essa anche Lenovo aveva introdotto sui suoi PC degli accorgimenti per fronteggiare le richieste di hardware del «nuovo» Windows XP ritenuto, a ragione, più dispendioso del suo predecessore Windows 98. Insomma, quello che appare evidente è che nel susseguirsi di sistemi operativi è aumentata progressivamente la richiesta di fabbisogno energetico e non solo.
Tutto questo spinge evidentemente all’acquisto di nuovi PC per rimanere al passo coi nuovi programmi. È un circolo vizioso. Dal canto suo Microsoft ha fatto capire di non aver nulla da ridire sulla decisione di HP, ed anzi afferma di «incoraggiare attivamente i produttori di PC a personalizzare i profili energetici predefiniti» così che possano adattarsi alle caratteristiche hardware di ogni sistema. Inoltre l’SP1, il primo service pack per l’update di Vista, atteso entro la fine dell'anno, porterà con sé ulteriori migliorie al sistema di gestione energetica (power management).

Miglioramenti tanto attesi che molte aziende, tra i quali colossi come Intel e Dell, hanno deciso di migrare internamente a Windows Vista solo dopo il rilascio proprio del service pack.

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