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Yemen, "Ancora vivi i sei ostaggi occidentali"

Una fonte tribale ha riferito che i cinque tedeschi (fra cui tre bambini) e la donna inglese sono nelle mani di ribelli sciiti che operano nella provincia di Saada. La sicurezza yemenita conferma, ma "si rifiutano di liberarli". I ribelli Huti smentiscono: non sono in mano nostra

Yemen, "Ancora vivi i sei ostaggi occidentali"

Sanaa - I sei occidentali rapiti nello Yemen il 12 giugno sono ancora vivi. Una fonte tribale ha riferito che i cinque tedeschi (fra cui tre bambini) e la donna inglese sono nelle mani di ribelli sciiti che operano nella provincia di Saada, nel nord del Paese. "I sei ostaggi sono stati ritrovati in vita e affidati al capo militare della ribellione sciita, Abdallah al-Rizani. Si trovano attualmente nella regione di Ruzmat", ha detto una fonte che non ha voluto essere identificata. Un alto responsabile della sicurezza yemenita ha detto che queste informazioni "sono esatte". Ma ha aggiunto che "i ribelli si rifiutano di liberare gli ostaggi".

Conferme Secondo questa fonte, due rapitori sono stati identificati dai ribelli come Mohssen al-Tam e Fawaz Morqi. "Sarebbero membri della guerriglia" è stato aggiunto senza fornire ulteriori precisazioni. Un alto responsabile dei servizi di sicurezza dello Yemen ha confermato le notizie. 2Queste informazioni sono esatte" ha detto, aggiungendo che "i ribelli si rifiutano di consegnare gli ostaggi e i loro rapitori". Il 14 giugno, Sanaa aveva annunciato il sequestro di sette tedeschi - tre bambini dai 2 ai 4 anni, una coppia e due infermiere - di un britannico e una sudcoreana, in una zona montuosa della provincia di Saada. Il giorno dopo, lo Yemen ha confermato la morte di due tedesche e della sudcoreana, i corpi delle quali sono stati trovati nella regione di Noshur, nella provincia di Saada.

"Non sono in mani nostre" I ribelli del Nord dello Yemen smentiscono di aver preso in consegna i sei stranieri. Lo riferisce con una scritta in sovrimpressione la tv al Jazira. L’emittente ha citato uno dei portavoce dei ribelli Huthi. Già nei giorni scorsi, i ribelli avevano più volte ribadito la loro estraneità alla vicenda dei nove stranieri rapiti. I corpi di tre di loro, tre donne, erano stati rinvenuti pochi giorni dopo la loro scomparsa.

Gli Huthi, che prendono il nome dal loro leader, Hussein Badreddin al-Huthi, ucciso dalle autorità yemenite nel 2004, appartengono allo zaidismo, una corrente minoritaria sciita e da anni sono impegnati in un violento confronto armato contro il governo di Sanaa.

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