Conte & Asl, si può fare

Il tecnico ha abbassato le pretese (ora 6,5 milioni), Gasp ha scelto la Dea. De Laurentiis sa che solo Antonio potrà soddisfare la piazza. E con Lukaku...

Conte & Asl, si può fare
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Conte ripartirò. Gioco di parole volutamente forzato per evidenziare la tentazione sempre più grande che sta animando Aurelio De Laurentiis: affidare il progetto di rifondazione del suo Napoli al condottiero salentino. Antonio Conte, infatti, ha dato la sua piena disponibilità a sposare il progetto azzurro. Trattativa che sta entrando nel vivo per quanto riguarda gli aspetti contrattuali: pronto un triennale da 6,5 milioni a stagione fino al 2027 più 2 di bonus garantiti in caso di qualificazione Champions. Inoltre ci sarà nell'accordo un premio Scudetto (1 milione). Insomma, ci siamo quasi visto che l'iniziale richiesta dell'ex tecnico di Inter e Juve era un triennale da 9 milioni annui.

Conte non intende partecipare a casting infiniti e attende la risposta definitiva di ADL nel giro di 2-3 giorni. Dentro o fuori. La sensazione è che si possa arrivare al traguardo. Anche perché Gasperini e il club partenopeo si sono un po' usati a vicenda. Un flirt che ha permesso al Napoli di stanare Conte e fargli abbassare un po' le richieste iniziale; mentre il condottiero atalantino dovrebbe ottenere un robusto aumento di stipendio e il rinnovo del contratto con la Dea alle proprie condizioni. Nei prossimi giorni prevista la fumata nerazzurra sul prolungamento fino al 2026 con opzione per il 2027. Della serie: e vissero tutti felici e contenti. Sullo sfondo resta Stefano Pioli come piano B azzurro. L'ormai ex tecnico del Milan aveva dato piena disponibilità per un biennale da 3 milioni a stagione più bonus, ma De Laurentiis voleva regalarsi un grande colpo per riaccendere l'entusiasmo di una piazza delusa e depressa dopo l'ultima disastrosa stagione. E chi meglio di un serial winner come Conte per fare il pieno di consensi e riportare in alto le ambizioni della proprietà società? Probabilmente nessuno, almeno in Italia.

Intanto il Chelsea continua a corteggiare Victor Osimhen, ma non vorrebbe pagare la clausola da 130 milioni. Il numero 9 - non è un mistero - sogna la Premier League e ha messo i londinesi in cima alla lista delle sue preferenze, poiché vorrebbe giocare nel club reso grande dal suo idolo Drogba e magari emularne le gesta. I contatti sull'asse Napoli-Chelsea sono già partiti da qualche settimana, ma c'è ancora distanza sulle cifre del cartellino. Occhio quindi a un vecchio pupillo di Antonio Conte: quel Romelu Lukaku che farà presto ritorno a Londra dalla Roma, ma non rientra nei piani dei Blues.

Big Rom potrebbe essere il sostituto ideale del nigeriano in una operazione da 90-100 milioni più appunto il cartellino del goleador (firmerebbe un triennale), che proprio Conte ha saputo sfruttare e valorizzare al massimo ai tempi dell'Inter. Tanto che il belga tornerebbe volentieri alle sue dipendenze. Sarebbe la soluzione ideale per tutti. Un altro incastro perfetto nell'effetto domino che potrebbe caratterizzare il Napoli che verrà.

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