Solo due dei responsabili sono stati catturati e si trovano ora dietro le sbarre del carcere di San Vittore: ancora ricercato il complice, in possesso del cellulare sottratto alla giovane vittima

Solo due dei responsabili sono stati catturati e si trovano ora dietro le sbarre del carcere di San Vittore: ancora ricercato il complice, in possesso del cellulare sottratto alla giovane vittima
Solo due dei responsabili sono stati catturati e si trovano ora dietro le sbarre del carcere di San Vittore: ancora ricercato il complice, in possesso del cellulare sottratto alla giovane vittima
Il gambiano, personaggio già noto alle forze dell'ordine nonchè irregolare sul nostro territorio nazionale, ha trascorso solo una notte in carcere: per lui divieto di dimora a Brescia e domiciliari
I fatti contestati risalgono a 10 anni fa, quando la vittima si era unita ad una missione in Guatemala: trovatasi da sola con il religioso, la ragazza era stata molestata ed abusata sessualmente in più occasioni. Minacciata dal francescano, ha deciso comunque di sporgere denuncia una volta tornata in Italia
I fatti contestati risalgono a 10 anni fa, quando la vittima si era unita ad una missione in Guatemala: trovatasi da sola con il religioso, la ragazza era stata molestata ed abusata sessualmente in più occasioni. Minacciata dal francescano, ha deciso comunque di sporgere denuncia una volta tornata in Italia
Dopo l'ennesimo caso, il segretario generale del Sappe Donato Capece torna a puntare il dito contro la vigilanza dinamica ed il regime penitenziario aperto, poi chiede l'espulsione dei detenuti stranieri violenti: "Scontino la pena in patria"
Dopo l'ennesimo caso, il segretario generale del Sappe Donato Capece torna a puntare il dito contro la vigilanza dinamica ed il regime penitenziario aperto, poi chiede l'espulsione dei detenuti stranieri violenti: "Scontino la pena in patria"
La protesta inscenata dal detenuto si è conclusa con una corsa in ospedale. Deciso a non farsi espellere a fine pena, lo straniero ha prima tentato con lo sciopero della fame, per poi passare all'autolesionismo: ha inghiottito due batterie, e si è cucito occhi e bocca
La protesta inscenata dal detenuto si è conclusa con una corsa in ospedale. Deciso a non farsi espellere a fine pena, lo straniero ha prima tentato con lo sciopero della fame, per poi passare all'autolesionismo: ha inghiottito due batterie, e si è cucito occhi e bocca
Il gambiano, personaggio già noto alle forze dell'ordine nonchè irregolare sul nostro territorio nazionale, ha trascorso solo una notte in carcere: per lui divieto di dimora a Brescia e domiciliari