"Igor il russo tenterà la fuga". Ma spunta la gabbia speciale

L'aula in cui si terrà il processo non è dotata delle necessarie misure di sicurezza per un detenuto così pericoloso

"Igor il russo tenterà la fuga". Ma spunta la gabbia speciale

"È un criminale estremamente pericoloso, una persona che se può scappare lo farà, ad ogni costo, perché ormai non ha più nulla da perdere". L'avvertimento lanciato dal quotidiano spagnolo Comarca è chiaro: Igor il russo potrebbe tentare la fuga. Il criminale serbo nella giornata di martedì 28 gennaio si presenterà per la prima volta davanti alla giustizia iberica: sarà processato in due distinte fasi per due tentati omicidi e per gli assassini di due agenti della Guardia Civil e di un allevatore. I fatti si sono verificati nel dicembre del 2017, quando era in corso la fase finale della sua latitanza in Aragona.

Verrà trasferito dal carcere di massima sicurezza di Teixeiro, a La Coruna, per essere presente nell'aula della Corte di Teruel: qui sarà giudicato per il ferimento di due agricoltori avvenuto il 5 dicembre 2017 ad Albalate del Arzobispo. Ma c'è un particolare da tenere assolutamente in considerazione: l'aula non è dotata delle necessarie misure di sicurezza per un detenuto così pericoloso.

La gabbia

Dunque il quotidiano spagnolo ha fatto sapere che hanno preso il via tutte le procedure per allestire una cabina di cristallo blindato. La struttura, solitamente utilizzata per i criminali incalliti e in passato per i detenuti dell'ETA, consentirà al criminale di seguire il dibattimento. Il tutto garantendo una vigilanza adeguata. Come riportato dall'edizione odierna del Corriere della Sera, il processo dovrebbe avere la durata di una settimana.

Il discorso però è completamente diverso per quello che vede imputato Norbert Feher per triplice omicidio. All'inizio era al vaglio un collegamento in videoconferenza con il carcere in cui il criminale serbo è attualmente detenuto, ma il parere delle forze di sicurezza - secondo cui non ci sarebbero rischi per la polizia se venissero adottate le adeguate misure di protezione - è stato fondamentale per far scartare tale possibilità.

Igor il russo è stato già condannato in Italia per gli omicidi di Davide Fabbri e della guardia ecologica volontaria Valerio Verri. Lo scorso maggio non aveva mostrato alcun segno di pentimento per le morti che ha causato: "Ho ucciso per difesa, quando vengo attaccato reagisco".

Anche perché il carcere non sembra affatto spaventarlo, dato che lo considera addirittura un segno del destino: "Questo è successo solo per poter fare una nuova avventura che il Signore mi ha riservato. Quindi vado avanti con più forza di prima. Avrò duecento anni in tutto da scontare. Dovrei essere Highlander per farmeli tutti".

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