Niente aula e quindi tutti al mare! È successo a Napoli al liceo classico Jacopo Sannazaro. Una soluzione "particolare" adottata dalla dirigente scolastica Laura Colantonio per rimediare al caos nato dalla formazione di 53 classi a fronte di 48 locali disponibili per le attività didattiche.
Durante l'anno scolastico infatti, sono previsti i famosi "viaggi d'istruzione" e per guadagnare tempo alla risoluzione del problema, secondo i genitori degli alunni, la dirigente avrebbe trovato un rimedio in questi viaggi creati in breve tempo al parco della Floridiana e in stabilimenti balneari sul litorale flegreo, oppure in piscine dell’area collinare di Napoli. Per i genitori, nulla a che vedere con le attività culturali.
Sono inizate quindi le proteste di alunni, genitori e docenti. Alcuni studenti si sono seduti sulle scale davanti all'ingresso della scuola come chiaro segno di dissenso per la mancanza di una valida soluzione.
I genitori di due terze hanno esibito alla scuola una "non autorizzazione" alle uscite e, a questo gesto di protesta, la preside avrebbe segnato come "assenti" gli alunni.
Infine al malcoltento generale si è aggiunto quello di una trentina di insegnati che hanno firmato in maniera anonima un documento nel quale viene denunciato il modus operandi della dirigente che per i docenti non sarebbe conforme a quanto previsto dalla legge, riporta Tgcom24.
I docenti spiegano di non essere stati coinvolti nella pianificazione delle gite: "È vero che attività didattiche extra moenia sono previste dal Piano Triennale dell'Offerta formativa, ma è anche vero che esse devono
essere programmate dal Consiglio di classe e non organizzate in modo estemporaneo a inizio d'anno".Per verificare la situazione, l'Ufficio scolastico regionale della Campania ha inviato i propri ispettori.
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