Politica

Il Cav infiamma le elezioni e punta su Umbria e Liguria «A sinistra solo chiacchiere»

Il leader di Forza Italia rilancia il progetto del Partito repubblicano, casa comune per tutti i moderati d'Italia: «Basta divisioni»

Silvio Berlusconi, dopo il rientro «live» in Liguria continua la campagna elettorale per le Regionali intervenendo telefonicamente alla manifestazione «La Primavera delle idee» organizzata a Perugia da Marcello Fiori. Il pensiero va inevitabilmente alla difficile corsa del candidato del centrodestra, Claudio Ricci. «Spero proprio che in Umbria e Liguria si possa arrivare a contrastare il governo della sinistra. Conosco bene i danni fatti dai governi locali di centrosinistra».

Una missione impossibile per la quale il presidente di Forza Italia dispensa i suoi consigli. Prima, però, c'è spazio per qualche riflessione sul piano umano e personale, sul ritorno al contatto diretto con il suo popolo, avvenuto il giorno prima al Teatro della Gioventù di Genova. «Ho trovato grande entusiasmo. Ho ripreso a salire sul palco dopo tanto tempo, ma ho trovato sempre una grande schiera di persone che veramente mi hanno rincuorato e mi hanno fatto vedere come ancora forte sia l'attenzione e l'affetto nei miei confronti». Una iniezione di entusiasmo che ora vuole riversare in questa campagna per le Regionali, ma soprattutto sul progetto di ricomposizione del fronte dei moderati.

«Bisogna andare a parlare a quegli elettori che non sono certamente di sinistra ma, moderati e disgustati da questa politica e da questi politici, hanno deciso di non andare a votare», spiega Berlusconi durante il suo intervento. «Purtroppo sono tantissimi - prosegue il presidente di forza Italia - e soprattutto a loro dobbiamo rivolgere la nostra attenzione. Lo dico anche a te Claudio Ricci: il mio suggerimento è che tu prenda tutta la schiera dei nostri sostenitori e dia loro la missione di andare a scovare e convincere, uno, due, tre, dei loro amici e conoscenti che sicuramente non sono di sinistra ma che disgustati non intendono andare a votare, per spiegare loro come commettano un errore che oramai si è trasformata in una colpa e quasi in un reato contro se stessi, i propri figli e la propria famiglia». «È questo che noi dobbiamo fare da qui in avanti, superando tutti i frazionamenti tra di noi e arrivando a un grande movimento che possa essere i repubblicani d'Italia». Il richiamo è alla più grande democrazia occidentale, gli Stati Uniti d'America, dove in campo ci sono fondamentalmente due partiti: i democratici e i repubblicani. «Bene - fa notare Berlusconi - noi in Italia abbiamo già i democratici...».

L'invito rivolto ai moderati e ai leader dei partiti dell'area di centrodestra è quello di «alzare gli occhi dall'Italia» e «guardare a quello che succede in Europa, ad esempio in Francia e in Inghilterra». «Non è la destra estrema a poter battere la sinistra ma è soltanto il centrodestra che può opporsi vittoriosamente alla sinistra. Bisogna far capire a tutti che soltanto con una grande forza che rappresenti tutti i moderati, si può trasformare quella maggioranza sociale dei moderati in maggioranza politica, consapevole e organizzata. E per fare questo dobbiamo insegnare a tutti i nostri elettori che non si può continuare a frazionare il voto, come è stato dal '48 a oggi».

di Fabrizio De Feo

Roma

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