Lorenzo Insigne non riesce a smettere di piangere, si ferma solo quando riceve la medaglia riservata agli sconfitti. Il trottolino del Napoli a questo trofeo ci teneva moltissimo, anche se in finale non ha dato quel contributo che lui stesso voleva garantire. Piange anche Florenzi, il rammarico del romanista è per quell'occasione fallita sull'1-1 che avrebbe potuto riaprire il match.
«Peccato per quell'occasione che siamo stati incapaci di sfruttare - così Fausto Rossi -, c'è grande amarezza per come è andata a finire. Abbiamo dato il massimo, più di questo non potevamo fare, ma abbiamo la consapevolezza di essere una grande squadra. La chiave della partita? Non credo che sia stato il rigore generoso concesso agli spagnoli (il primo, ndr) ma gli errori in difesa, le occasioni mancate e la bravura dei nostri avversari».
Il presidente della Federcalcio Giancarlo Abete era in tribuna a Gerusalemme a seguire la partita degli azzurrini: «Dobbiamo essere soddisfatti, sapevamo che era una sfida difficilissima, la Spagna è obiettivamente più forte. A noi doveva andare tutto bene, a loro qualcosa male, nel complesso i nostri avversari sono stati superiori. Ora dobbiamo stimolare al massimo i club italiani a utilizzare questi ragazzi e continuare con Arrigo Sacchi il lavoro importante svolto nel settore giovanile».
Il capitolo Mangia è quello più spinoso, il ct potrebbe essere al capolinea della sua avventura con l'Under, forse richiamato da qualche panchina di club. «Siamo rimasti d'accordo di vederci nei prossimi giorni - così il numero uno della Figc -.
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