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(LaPresse) Alla Scala di Milano tutto è pronto per la Prima, tradizionale attesissimo appuntamento che il 7 dicembre dà il via alla nuova stagione. Quest'anno è stata scelta un'opera russa, “Lady Macbeth del distretto di Mtsensk” di Dmitri Shostakovich. La regia di Vasily Barkhatov ambienta l'opera in una città cosmopolita russa degli anni '50, durante gli ultimi giorni del regime di Stalin, piuttosto che nel villaggio rurale del XIX secolo della prima originale del 1930. Prima della serata di gala, due eventi segnano il vero e proprio preludio. La prova generale aperta ai dipendenti del teatro e l'anteprima speciale riservata ai giovani sotto i 30 anni.

Redazione web
Prima della Scala, le immagini dell'anteprima speciale di “Lady Macbeth"

Il presidente della Regione Puglia Michele Emiliano ha nominato se stesso nel Consiglio d'indirizzo del Teatro Petruzzelli di Bari. Sia chiaro: il governatore, a rigore di Statuto, lo può fare. È un’azione irrituale ma praticabile. Intanto però l’Autorità anticorruzione ha aperto un’istruttoria

Luigi Mascheroni
Coup de théâtre

Quasi un testamento. Anzi, un vero testamento. Francis Ford Coppola con un gruppetto di ragazzini, su un palco di una cittadina del Sud, Soverato in Calabria, dopo la proiezione del suo ultimo film “Megalopolis” per una serata speciale del Magna Graecia Film festival.L’obiettivo del regista premio Oscar - e dell’ultima onirica, difficile, complessa pellicola - è parlare con i giovani, invitarli a credere nel futuro, a salvaguardare la grande famiglia dell’umanità, a inseguire i loro sogni e non perdersi nelle idolatrie come denaro, lavoro e tecnologia. Il maestro del “Padrino”, di “Apocalypse Now” e “I ragazzi della 56esima strada” regala un assaggio della sua arte: chiama dieci ragazzini accanto a lui sul palco e prova con loro gli esercizi che fa fare ai suoi attori, alle star di Hollywood, per calarsi nei ruoli. Un “training” che lascia un po’ attonita e divertita la platea accaldata e stipata nel piccolo cinema di Soverato e un ricordo che rimarrà indelebile per questi giovani, unici ammessi a fare domande. “Fate ciò che amate, ciò che vi piace” risponde poi a una ragazzina che gli confessa di avere difficoltà a inserirsi nel suo piccolo mondo. E a chi gli chiede se è mai stato triste risponde: “Da bambino lo sono stato perché mio padre si spostava molto per lavoro e io facevo fatica a fare nuove amicizie, allora mi rifugiavo nei film e da lì è nata la mia passione per il cinema”. Addirittura una bambina gli domanda quale impatto abbiano avuto i suoi film sulla società. Risponde: “Non lo so, mi chiedo spesso se la mia vita sono io oppure lo siano i miei film”. Insomma, alla veneranda età di 86 anni, uno dei registi più grandi della storia del cinema, si sottopone a una serata a dir poco organizzata male, grondante di sudore per il malfunzionamento dell’aria condizionata, pur di portare il suo verbo alla gioventù. Speriamo che i prossimi appuntamenti del Magna Graecia Film Festival (che si terrà sempre a Soverato dal 26 luglio al 2 agosto) e che è sempre denso di grandi star, possa accogliere gli ospiti in maniera più adeguata. Nonostante tutto Coppola, che ha origini italiane (i nonni erano della provincia di Matera), annuncia che ha intenzione di fare un film in Calabria, ma non sulla mafia o temi del genere. Gli importa solo dei giovani, di immaginare un loro futuro migliore.

Laura Rio
Francis Ford Coppola insegna recitazione a dei ragazzini

Nell'epoca della supposta egemonia culturale di destra sorprende la decisione del Teatro nazionale dell'Emilia-Romagna di nominare una direzione doppia e di mettere due donne di area Pd al timone. Non ce l'aspettavamo, visto l'allarme lanciato dai circoli di sinistra per la predazione vorace di poltrone dello schieramento meloniano

Luigi Mascheroni
L'amicizia

Dal 2 maggio i due grandi reporter a Trieste sul palco del Rossetti. Con i loro racconti ai confini della realtà

Redazione
Gli Occhi della guerra a Teatro

Le parole pronunciate vanno verso il cielo: una metafora dello spettacolo. Edoardo Prati ha conquistato il pubblico con il potere della parola. Proposti Dante, Cavalcanti e Tasso che coi loro versi raccontano il mondo dell'amore

Luca Pavanel
Gran finale, così Prati conquista il pubblico

Un momento di raccoglimento ascoltano le arie antiche tra poesia, memoria e riflessione. Lo spettacolo di Edoardo Prati ha regalato momenti suggestivi. Bello anche i giochi di luce in una scena essenziale

Luca Pavanel
Prati in scena, non solo parole

Sfrigolio di neuroni per i boomer, per loro una specie di corso di aggiornamento. Per tutti gli altri, in testa Generazione Z e Millennials l'elemento "naturale". Benvenuti nel mondo di Giorgia Fumo - il mondo delle stand-up-comedy - la sua. Spettatori un po' agée, drizzate le orecchie, forse non capirete tutto

Luca Pavanel
Lo spettacolo di stand-up comedy di Giorgia Fumo

Alla Scala la prima della Forza del destino di Giuseppe Verdi ha inaugurato la stagione del teatro. 12 minuti di applausi finali, soprattutto per Anna Netrebko, l'eroina protagonista di una storia d'amore che racconta quattro momenti di guerre diverse. Forzando la mano ne è venuto fuori una sorta di inno alla pace. La contraddizione è che fuori tutto il giorno ci sono state contestazioni dei centri sociali contro la Netrebko perché russa e quindi accusata di essere filo-Putin e contro la guerra mentre dentro si stava dicendo la stessa cosa

Luigi Mascheroni
Alla Scala l'inno contro la guerra contestato da chi predica pace
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