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Afghanistan, base Nato sotto l'attacco talebano

I talebani hanno attaccato oggi una base della Nato vicino all’aeroporto di Kandahar City nell’Afghanistan meridionale. il presidente del Pakistan: "La comunità internazionale sta perdendo la guerra"

Afghanistan, base Nato 
sotto l'attacco talebano

Kabul - I talebani hanno attaccato oggi una base della Nato vicino all’aeroporto di Kandahar City nell’Afghanistan meridionale. Due kamikaze si sono fatti esplodere vicino a un ingresso della base, che è fra le più importanti della Coalizione internazionale in territorio afghano, per permettere l’ingresso in essa degli altri membri del commando. E' solo l'ultimo dei continui assalti che non permettono la pacificazione di uno Stato tenuto ancora sotto scacco dai talebani. E il presidente pachistano Asif Ali Zardari ha denunciato che la comunità internazionale, "a cui appartiene anche il Pakistan", sta "perdendo la guerra contro i talebani" in Afghanistan.

Il Pakistan: "La guerra è persa" Secondo il presidente del Pakistan, la sconfitta è dovuta "anzitutto al fatto che abbiamo perso la battaglia per la conquista dei cuori e degli spiriti". Tuttavia, per il presidente pachistano, "la comunità internazionale non accetterà mai di vedere i talebani guidare nuovamente il Paese". In questo contesto, ha aggiunto, "non hanno nessuna chance di riprendere il potere" anche se la loro "azione compie dei progressi". Zardari ha sottolineato anche che la scelta del presidente afghano Hamid Karzai di impegnarsi in un "processo di riconciliazione con gli insorti disposti ad accettare il dialogo" è "legittima" e "io la rispetto". Interrogato sull’ipotetico interesse del Pakistan a stringere relazioni con i talebani afghani, perché un giorno potrebbero ritrovarsi nuovamente alla guida del Paese, Zardari ha risposto che si tratta di un’accusa "assurda". "Non ci sono buoni talebani con cui parlare e altri cattivi da combattere. Il Pakistan e la sua popolazione sono vittime dei terroristi.

Noi difendiamo solo le nostre frontiere, lottiamo contro il terrore e contro coloro che lo disseminano".

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