Economia

Air France ad Alitalia: "Prendere o lasciare"

Dura presa di posizione di Parigi dopo l'abbandono di Spinetta. Forse uno spiraglio dopo le elezioni. Il cda: il nostro è l'unico piano possibile per la crescita. Fissato per domani l'incontro decisivo tra azienda e sindacati

Air France ad Alitalia: "Prendere o lasciare"

Milano - Il consiglio di amministrazione di Air France-Klm ha preso atto della decisione del presidente, Jean-Cyril Spinetta, di interrompere le trattative con i sindacati e Alitalia, apprezzando le ragioni della scelta «condivisa e approvata».

Lo si legge in una nota della compagnia franco-olandese che non è stata interpretata dai sindacati come una chiusura, ma come la volontà di rinviare a dopo le elezioni le trattative. Nella nota del gruppo è scritto che «il consiglio ha considerato che il piano proposto da Air France-Klm lo scorso 14 marzo, e modificato nel corso delle riunioni di negoziato del 18, 25, 31 marzo e del 1° e 2 aprile scorsi, è l’unico possibile per consentire ad Alitalia il ritorno a una crescita redditizia in tempi rapidi». I vertici francesi affermano che spetta «adesso ad Alitalia, ai suoi dipendenti e alle organizzazioni sindacali rappresentative del personale di esprimersi su come vedono il futuro della loro azienda».

I tempi stringono, le casse della compagnia italiana sono sempre più vuote. E oggi il consiglio di amministrazione di Alitalia prenderà in esame la situazione finanziaria e farà il punto in previsione dell’incontro di domani con i sindacati. Ieri sera, intanto, è arrivata una convocazione ai sindacati da parte di Palazzo Chigi per giovedì 10. Nella convocazione si dice di voler affrontare la situazione alla luce delle decisioni di Air France-Klm di considerare valido il piano insieme alle modifiche portate avanti durante la trattativa. Nessuno ha definito la nota della compagnia d’Oltralpe come una chiusura al negoziato, malgrado in quel documento si sostenga che il piano di Spinetta, già rifiutato dalle organizzazioni dei lavoratori, è l’unico possibile. Ieri il presidente del Consiglio dimissionario, Romano Prodi, ha incontrato a Palazzo Chigi il neopresidente di Alitalia, Aristide Police. Con Prodi erano presenti il ministro dell’Economia, Tommaso Padoa-Schioppa, quello dei Trasporti, Alessandro Bianchi, e il sottosegretario alla presidenza del Consiglio, Enrico Letta. Le prossime ore saranno determinanti, ma non decisive. Ormai sembra certo che della vicenda se ne occuperà il nuovo governo.

Il negoziato con Air France sulla vendita di Alitalia «non si può concludere a queste condizioni», secondo Silvio Berlusconi. Il leader del Popolo della libertà, ha detto ai microfoni del Tgr Lombardia di credere che «una volta finita la trattativa, che non può concludersi a queste condizioni, con Air France, ci sarà una compagine di imprenditori italiani. Mi hanno telefonato in moltissimi, la Sinergetica di Bruno Ermolli si sta occupando di tenere i contatti. Non ci saranno difficoltà - ha aggiunto - a mettere insieme una compagine italiana con dentro magari anche degli imprenditori del settore che chiederà tre o quattro settimane per conoscere i conti di Alitalia e poi presenterà un’offerta impegnativa».

Claudio Genovesi, sindacalista della Fit-Cisl, osserva che «Spinetta non poteva che confermare la sua proposta. Ma è evidente che stanno prendendo tempo per andare a dopo le elezioni». Dello stesso tenore i commenti dell’Anpac, che apre al piano di Spinetta sia pure dicendo «che si tratta di una base di partenza non di arrivo». Uilt e Sdl sono interessate agli sviluppi sul versante politico.

Secondo quest’ultimo sindacato «siamo in una situazione di stallo, non di chiusura» che ha una natura politica.

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