Altri sport

"Ero diventato il più cattivo sul ring, ora voglio esserlo nel cinema"

Intervista a Mike Tyson. L'ex re dei pesi massimi gira a Torino "Benny-Man": "Quando recito sono pronto a qualsiasi ruolo, anche quello di una ragazzina di 12 anni con gli occhi azzurri..."

"Ero diventato il più cattivo sul ring, ora voglio esserlo nel cinema"

Ascolta ora: ""Ero diventato il più cattivo sul ring, ora voglio esserlo nel cinema""

"Ero diventato il più cattivo sul ring, ora voglio esserlo nel cinema"

00:00 / 00:00
100 %


Torino - L'uomo più cattivo del mondo nei panni del supereroe. Mike Tyson torna sul set interpretando un giustiziere dei cattivi. A Torino, dove sono cominciate le riprese nella sede dislocata dei Tuscany Film Studios del nuovo film intitolato Bunny-Man prodotto da TaTaTu di Andrea Iervolino e girato quasi completamente con la tecnica virtuale, l`ex pugile campione del mondo dei massimi si racconta nel giorno del lancio del film che sarà presentato a ottobre al festival di Roma.

Mike, come mai questa scelta?
«C`è sempre una prima volta per tutto. Sto prendendo questa carriera di attore molto seriamente. Ho fatto pure corsi di 3-4 mesi di recitazione. I giovani sui social ormai mi conoscono solo come attore per il film Una Notte da Leoni, non come pugile. Invece i loro nonni sanno chi ero prima, con questa generazione le cose sono diverse. Racconto questo aneddoto: sono stato dieci anni fa in una scuola elementare negli Stati Uniti dove è stato proiettato un mio film e uno studente irriverente mi ha detto che come pugile mi conosceva solo suo nonno. A quel punto ho pensato: "ehi str...etto, tu non hai idea di quello che ho fatto!". Volevo dargli un pugno perché ha distrutto il mio ego (ride, ndc)».

Che attore è Mike Tyson?
«Non so se volessi effettivamente cambiare come essere umano, ma io vedo questa come un`opportunità per dimostrare di essere ancora il migliore. Quando recito sono pronto a qualsiasi ruolo, anche quello di una ragazzina di 12 anni con gli occhi azzurri. Fa solo parte del copione, non so se sono diventato buono».

Cosa ha provato nei panni di Bunny-Man, un eroe mascherato con il volto di un coniglio che si vendica dello stupro della sorella?
«È stato qualcosa di nuovo, ma sono bravo a fare cose nuove. Di Bunny-Man mi sono piaciuti la storia e le caratteristiche del personaggio sullo schermo».

Che effetto le fa essere tornato in Italia dopo due anni?
«Il vostro rimane un Paese sempre bellissimo. Mia moglie (Lakiha Spicer, sposata nel 2009) ha frequentato la scuola qui e parla italiano. Abbiamo riflettuto questa mattina di comprare una villa qui per tornare presto. Milano è una delle mie città preferite. Ricordo quando nel 1991 incontrai Silvio Berlusconi e suo figlio Piersilvio. E l'esibizione al Festival di Sanremo nel 2005».

Che uomo è oggi Mike Tyson?
«Cerco sempre di essere la persona più umile possibile. Anche se a me una volta hanno detto di non dirlo troppo in giro. Diciamo che voglio mettermi in gioco».

Si sente ancora l`uomo più cattivo del mondo?
«Senza dubbio. Ma ora che mi dedico al cinema, voglio diventare l`attore più cattivo del mondo».

Come lei sul quadrato?
«La mia filosofia sul ring era quella di mettere ko l'avversario che avevo davanti esercitando su di lui la massima pressione possibile. Attacco continuo e senza tregua. Il pugilato però per me è una cosa passata, sono andato oltre. Ora mi piacerebbe essere considerato una persona migliore al cinema».

Cosa ne pensa di Francis Ngannou, il lottatore della MMA originario del Camerun che ha combattuto nei pesi massimi?
«Sto allenando Francis in questa sua nuova avventura da pugile. Una volta che colpirà Fury, metterà al tappeto anche lui. Francis è una grandissima persona oltre che un grandissimo atleta. E quando decide di fare qualcosa... Penso che debba prendere questo percorso molto seriamente. Quello che amo di lui è la sua umiltà, è un gentleman».

Chi è il miglior pugile Pound for Pound oggi?
«Il mio erede dovrebbe essere Tyson Fury, che è campione del mondo.

Fury ha combattuto e lottato con Francis, è ancora il campione e se lo merita».

Commenti