Altri sport

Sei Nazioni, a Dublino dominio assoluto dell’Irlanda. L’Italia perde 36-0

Netto passo indietro degli Azzurri nella trasferta in Irlanda, dove vengono dominati per tutta la partita dai Verdi. Italia mai in partita, soffre la fisicità dei padroni di casa e subisce una punizione severa

Sei Nazioni, a Dublino dominio assoluto dell’Irlanda. L’Italia perde 36-0
Tabella dei contenuti

Dopo la prova convincente vista all’Olimpico contro l’Inghilterra, le cose vanno decisamente peggio nella complicata trasferta dell’Italrugby a Dublino. All’Aviva Stadium l’Irlanda campione in carica del Sei Nazioni conferma quanto di buono fatto vedere a Marsiglia, dove aveva travolto la Francia. Italia mai in partita, sofferente sia in mischia che su molti altri fondamentali con i Verdi che impongono la loro fisicità dal primo all’80° minuto. Sicuramente questo era l’incontro più complicato degli Azzurri ma il passo indietro è comunque evidente. Speriamo che tra due settimane contro la Francia le cose vadano un po’ meglio.

Le scelte dei tecnici

Affrontare quella che molti considerano la squadra più forte al mondo non sarà certo semplice e quindi coach Quesada opera quattro cambi nel XV che scenderà in campo all’Aviva Stadium. Torna titolare Ange Capuozzo, fuori con l’Inghilterra per una gastroenterite mentre Pani e Ioane sono confermati all’ala. Nessun cambio al centro, dove ci saranno ancora Brex e Menoncello mentre torna dal primo minuto Stephen Varney, in regia con Paolo Garbisi. Terza linea con lo spostamento di capitan Lamaro all’8, assieme con la prima da titolare di Izekor e il solido Zuliani. Seconda linea con Ruzza e Niccolò Cannone, con la prima linea composta da Ceccarelli, Lucchesi e Fischetti.

Rispetto al trionfo sui Bleus al Vélodrome, Farrell opera ben sei cambi, compreso il nuovo capitano Caelan Doris, che, vista l’assenza di O’Mahony, si sposterà a flanker. Spazio anche a due ingressi dalla panchina, Baird sul lato chiuso e Conan all’8. Tra gli avanti titolarità per Ryan, che dovrà prendere il posto di Beirne, come Bealham, che sostituirà Furlong. Modifiche anche tra i trequarti: Casey entra al 9 per Gibson-Park, comunque in panchina, mentre McCloskey giocherà al centro, sostituendo Bundee Aki.

Irlanda avanti ma l’Italia c’è

Nonostante giocare di fronte ad un Aviva Stadium tutto esaurito non sia mai semplice, il piglio degli Azzurri è buono, con l’Italia che staziona a lungo nella metà campo verde. Un errore della difesa dei padroni di casa concede una punizione a Paolo Garbisi: posizione non impossibile, a circa 30 metri dall’H, ma il vento disturba il calcio, che non entra. L’errore sembra svegliare l’Irlanda, che al primo attacco serio trova il varco giusto per schiacciare in meta: azione insistita sull’out di destra, con Keenan e Henshaw che muovono la linea difensiva azzurra, leggermente disordinata, con Crowley che sfonda e passeggia in meta, schiacciando facilmente la sua prima meta in maglia verde. Il numero 10 irlandese, però, conferma che il vento è davvero fastidioso, sbagliando anche lui una facile trasformazione. Irlanda avanti 5-0 ed ora decisa a chiudere i conti in fretta con gli Azzurri, per evitare il secondo tempo complicato visto all’Olimpico contro l’Inghilterra.

La reazione dell’Italia è convincente, con un paio di buone azioni di Capuozzo sulla sinistra che, però, vengono rovinate da imprecisioni e falli in attacco. Al 17’ la difesa dei padroni di casa concede un fallo che Garbisi trasforma in una interessante touche nella 22 irlandese. Azione molto intensa, con duri scontri tra le prime linee e l’Italia che fa molta fatica nell’uno contro uno, risultando poco precisa nei cambi di fronte e nei calcetti di liberazione. Irlanda sempre molto attenta, che ricaccia indietro gli Azzurri spesso e volentieri: i Verdi non sono al secondo posto nel ranking mondiale per sbaglio. Il pubblico di casa non sembra particolarmente soddisfatto e segue la gara in un silenzio quasi irreale. Le cose cambiano al 23’, quando un’imprecisione della difesa azzurra apre un’autostrada a Crowley e Henshaw, che con due passaggi ad una mano liberano la corsa di Sheehan, che schiaccia la seconda meta all’angolo. La conversione di Crowley stavolta è precisa e porta l’Irlanda avanti 12-0.

I padroni di casa approfittano dello sbandamento del quindici di Quesada per mettere parecchia pressione ma una buona giocata di Fischetti riesce a ricacciare indietro l’Irlanda. Ogni singolo errore o rallentamento degli Azzurri viene capitalizzato al meglio dai Verdi, che riescono a sporcare anche i calci di liberazione più semplici o le touche. I tentativi di accelerazione di Capuozzo vengono sempre frustrati o da un intervento della difesa o da incomprensioni coi compagni di reparto. La mischia soffre molto la fisicità irlandese, concedendo qualche fallo di troppo: positiva invece la precisione dei placcaggi, che spesso salva la difesa azzurra. Al 36’ la difesa disperata dell’Italia sulla linea non può evitare che Jack Conan trovi lo spiraglio giusto per schiacciare la terza meta, convertita ancora da Crowley. Il 19-0 per l’Irlanda è pesante, specialmente visto che i Verdi ora sono in fiducia e seminano il panico nella retroguardia azzurra negli ultimi minuti del primo tempo.

In campo solo l’Irlanda

Quesada nell’intervallo sembra aver strigliato la difesa azzurra, meno efficace di quanto visto con l’Inghilterra ma al rientro in campo all’Aviva Stadium il canovaccio sembra lo stesso: sofferenza azzurra ed Irlanda in controllo quasi totale. I primi sei minuti vedono una buona pressione dell’Irlanda ma l’Italia cerca comunque di imbastire una reazione, costringendo Keenan a un intervento cruciale per evitare guai. A rovinare i piani degli Azzurri gli errori in fase di controllo palla, disattenzioni imperdonabili quando si gioca contro una squadra solida come l’Irlanda. Nash è poco preciso col piede e l’attacco dei Verdi ogni tanto concede qualche fuorigioco ma, alla fine, i padroni di casa approfittano della superiorità nella mischia ordinata per sfondare di prepotenza e concedere a Sheehan la seconda meta di giornata. Ogni minimo errore sia in attacco che in difesa viene trasformato in punti sonanti dai Verdi, anche se Crowley non converte da posizione piuttosto angolata.

Al 52’ l’Irlanda decide di cambiare marcia, decisa a mettere definitivamente in ghiacciaia il risultato: Varney impedisce la quinta meta con un intervento in extremis ma l’attacco dei Verdi è instancabile e costringe di nuovo in trincea gli Azzurri. Fase dopo fase, l’Italia resiste, ricacciando indietro temporaneamente i padroni di casa, che alla fine riescono di nuovo a schiacciare in meta con Henshaw. Dopo ben 23 fasi d’attacco, gli ospiti alzano bandiera bianca, ma ci vuole un controllo prolungato del Tmo per decidere se la meta è valida oppure no. Il television match officer si accorge che l’avanti irlandese si è portato avanti dopo essere andato a terra, cosa vietata dal regolamento. I tecnici approfittano della pausa per operare una serie di cambi ma l’Italia rovina tutto quando lo sgambetto di Menoncello viene punito dall’arbitro con un giallo. I 10 minuti in 14 rendono ancora più difficile il compito degli Azzurri, che rischiano il tracollo quando la fuga di potenza del neozelandese James Lowe sulla sinistra concede la quinta meta ai padroni di casa. Ancora poco preciso Crowley, che non converte l’ennesima trasformazione.

A questo punto, nonostante il rientro in campo di Menoncello, gli Azzurri sembrano aver perso la convinzione necessaria per reggere l’impatto con i Verdi. Qualche touche persa, in avanti evitabili, chiusure non precise, non il massimo, specialmente quando si affronta una squadra esperta e spietata come poche altre. I 10 minuti finali sono una sofferenza infinita per l’Italia, che concede troppo e subisce azioni a campo aperto che fanno felice il pubblico di Dublino. Alla fine, nuova azione ariosa dei padroni di casa che alla destra sfondano con Nash e segnano la sesta meta, convertita poi da Byrne. Nonostante l’Irlanda provi fino all’ultimo a segnare un’altra meta, non c’è tempo per altro: trionfano i Verdi, che schiantano l’Italia 36-0.

Il tabellino

IRLANDA XV: 15 Keenan, 14 Nash, 13 Henshaw, 12 McCloskey, 11 Lowe, 10 Crowley, 9 Casey; 1 Porter, 2 Sheehan, 3 Bealham, 4 McCarthy, 5 Ryan, 6 Baird, 7 Doris (c), 8 Conan. Allenatore: Andy Farrell

ITALIA XV: 15 Capuozzo, 14 Pani, 13 Brex, 12 Menoncello, 11 Ioane, 10 Garbisi, 9 Varney, 8 Lamaro (c), 7 Zuliani, 6 Izekor, 5 Ruzza, 4 N Cannone, 3 Ceccarelli, 2 Lucchesi, 1 Fischetti. Allenatore: Gonzalo Quesada

Marcatori: 7’ Crowley (Ir, m), 23’ Sheehan (Ir, m), 24’ Crowley (Ir, c), 36’ Conan (Ir, m), 38’ Crowley (Ir, c), 49’ Sheehan (Ir, m), 61’ Lowe (Ir, m), 77’ Nash (Ir, m), 79’ Byrne (Ir, c)

Ammoniti: 57’ Menoncello (It)

Espulsi: nessuno

Arbitro: Luke Pearce (Inghilterra)

Commenti