Politica

Anche Grasso e Dambruoso in politica: chiesta l'aspettativa al Csm

Settimana scorsa Ingroia ha dato il via alle danze. Dambruoso sarà in campo al fiano di Montezemolo. Domani Grasso presenterà nella sede del Pd la propria candidatura

Il procuratore nazionale antimafia Pietro Grasso e l’ex pm antiterrorismo Stefano Dambruoso
Il procuratore nazionale antimafia Pietro Grasso e l’ex pm antiterrorismo Stefano Dambruoso

Si allunga la lista dei magistrati che scendono in politica. Dopo l'ex procuratore di Palermo Antonio Ingroia, anche Pietro Grasso e Stefano Dambruoso hanno deciso di candidarsi alle prossime elezioni. Questa mattina il procuratore nazionale antimafia ha presentato al Consiglio superore della magistratura la richiesta di aspettativa elettorale che verrà ratificata dal plenum alla riapertura dei lavori dopo la pausa delle festività. Nel pomeriggio la stessa richiesta è stata presentata dall'ex pm antiterrorismo.

Bocche cucite dall’ufficio romano del procuratore nazionale antimafia. Per il momento si limitano a confermare la richiesta di aspettativa per motivi elettorali. Tuttavia, fonti vicine al magistrato fanno sapere che Grasso si candiderà con il Partito democratico. Domani la decisione sarà formalizzata nel corso di una conferenza stampa alla quale interverrà anche Pier Luigi Bersani nella sede capitolina del partito. Piuttosto certo anche il destino di Dambruoso che, lo scorso ottobre, aveva firmato il manifesto di ItaliaFutura di Luca Cordero di Montezemolo ricevendo apprezzamento dal candidato alla presidenza della Regione Lombardia Gabriele Albertini che corre per la lista del patron della Ferrari. All'interno di ItaliaFutura, Dambruoso è anche il responsabile del settore giustizia. Nei giorni scorsi Albertini aveva accarezzato l’idea di avere Dambruoso come primo nome della lista civica che lo sostiene nella candidatura a presidente della Lombardia, ma non pare che sarà questo il futuro dell’ex pm antiterrorismo. "Mi riservo di vedere cosa uscirà in questi giorni", ha chiosato Dambruoso.

Un plenum straordinario del Csm è stato fissato per lunedì sette gennaio - prima data utile dopo la pausa per le festività natalizie - e la seduta ratificherà le domande di aspettativa per motivi elettorali presentate dai magistrati in servizio.

Le domande non sono soggette a valutazione ma possono solo essere accettate da Palazzo dei Marescialli, come è avvenuto nei casi di Antonio Ingroia e Stefano Amore.

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