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Anche Moretti finisce nella rete Indagato per favoreggiamento

RomaUn altro nome eccellente finisce nel registro degli indagati dell’inchiesta sulla P4. Anche Mauro Moretti, amministratore delegato delle Ferrovie dello Stato compare nel fascicolo dei pm di Napoli che gli contestano il favoreggiamento personale. Anche se lui sembra cadere dalle nuvole: «Trasecolo apprendendo di essere stato iscritto al registro degli indagati».
La circostanza, però, emerge dall’ordinanza di custodia cautelare emessa a carico di Bisignani dai pm Francesco Curcio e Henry John Woodcock. Nelle carte i magistrati scrivono che il nome di Moretti viene fuori in seguito alla denuncia che l’imprenditore Arcangelo De Martino, arrestato nell’ambito della cosiddetta inchiesta P3, avrebbe voluto presentare per una serie di presunti illeciti perpetrati ai danni della propria società da parte delle Ferrovie dello Stato e da alcuni soggetti dell’ufficio tecnico di Trenitalia legati proprio all’ad Moretti. Ma la denuncia sarebbe stata «bloccata» dall’intervento di Alfonso Papa, il parlamentare del Pdl per il quale la magistratura ha chiesto l’arresto. «Tale vicenda - scrivono i sostituti procuratori nella richiesta di arresto per Bisignani e Papa, solo in parte accolta - assume un significato ancor più pregnante se si pensa che tra i numeri inseriti nella rubrica memorizzata sulla pen drive sequestrata alla moglie del maresciallo dei Ros Enrico La Monica all’aeroporto di Malpensa (rubrica che appare inequivocabilmente riconducibile a Papa) vi è anche il numero di Moretti».
I magistrati evidenziano ancora che l’ad di Fs ha messo a verbale non solo di conoscere Bisignani e Papa, ma anche «di essere stato contattato dall’onorevole Papa che si sarebbe lamentato per il trattamento ricevuto su un treno da parte di un controllore». «Al riguardo - osservano i pm - sembra invece evidente che, mentre appare una vera e propria presa in giro l’ipotesi che un uomo come Papa potesse incomodare Moretti per una vicenda tanto banale, Papa dopo aver “stoppato” la denuncia di De Martino abbia poi contattato Moretti appunto per vantare, per rivendicare e per “spendere” nei confronti dello stesso il credito derivante, appunto, dall’avvenuta surrettizia sottrazione alla cognizione dell’autorità giudiziaria di una vicenda che comunque avrebbe coinvolto in qualche modo Moretti stesso e/o comunque l’azienda da lui amministrata».
Moretti, dal canto suo, chiarisce di essere stato ascoltato in qualità di persona informata sui fatti. «Ho collaborato e chiarito quale fosse stato il contenuto della telefonata ricevuta dall’onorevole Papa, il quale si lamentava di un disservizio causato da un controllore sul treno».
Il nome dell’ad di Fs, però, è stato chiamato in causa il 23 febbraio scorso anche da Luca Cordero di Montezemolo, ascoltato in merito ai suoi rapporti con l’ex giornalista. «Bisignani mi disse che Moretti di Ferrovie ce l’aveva con me - ha spiegato il numero uno di Confindustria ai pm di napoletani - così facendo mi fece capire che aveva rapporti con lui».

Montezemolo chiarisce però di non sapere se Moretti e Ferrovie abbiano rapporti con Bisignani o con la Ilte (società di cui Bisignani è dirigente, ndr) che si occupa di stampa.

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