Cronache

Anche zero in pagella

Anche zero in pagella

(...) che ho avuto la fortuna di seguire il Doria a Gradinata sud, il salotto catodico di Primocanale, con un signore del video come Vittorio Sirianni nel ruolo della Maria Angiolillo o della Sandra Verusio della Lanterna. Prima di lasciarvi alla lettura, due brevissime istruzioni per l’uso. Primo: molti voti, soprattutto fra i miei, sono volutamente provocatori e partono dall’assunto che i numeri vanno dallo 0 al 10, non dal 5,5 al 6,5, come usano generalmente i cronisti sportivi. Secondo: abbiamo inserito nel referto chiunque si sia seduto almeno un minuto in panchina in una gara ufficiale di campionato o di Coppa Italia nella Sampdoria di quest’anno.
Antonioli: a Roma era soprannominato da noi giallorossi «Spero che la palla vada fori» perchè non dava esattamente sicurezza. Quest’anno, Siena a parte, è stato straordinario. Vade retro Abbiati. Voto 9.
Turci: Persona squisita. In precampionato è stato un grande portiere; in Coppa Italia con il Cagliari e con il Cervia un citofono. Voto 5.
Padelli: Sembra pronto per fare il secondo di Antonioli il prossimo anno, al posto di Turci. Dalla brace ai Padelli. Senza voto.
Artipoli: Arti chi? Senza voto.
Carrozzieri: Bravo ragazzo, si impegna sempre molto in allenamento, ma quando entra a tratti più che un Carrozzieri sembra un fabbro. Voto 3.
Castellini: Parte da rudere, finisce da fortezza. Voto 8.
Falcone: Vola sempre alto. Quando apre le ali, non ce n’è per nessuno. Voto 8,5.
Pavan: Piace molto alle donne. E lo apprezzano anche molti attaccanti avversari. Voto 6.
Pisano: Si conquista a spallate il posto in squadra. E si candida a restare qui a lungo. Pisano. Ma genovese d’adozione. Voto 6,5.
Sacchetti: quando lo chiamano, lui c’è. Se non è infortunato. Voto 6.
Zenoni: sembra il suo gemello. No, non di quello che gioca nell’Udinese. Di quello visto qui in passato. Voto 6,5.
Donadel: voleva il posto fisso per il bronzo alle Olimpiadi. Di bronzo sì, ma la faccia. Voto 3.
Diana: gli è successo di tutto e lo capiamo, anche perchè è un ragazzo d’oro. Ma il suo voto è abbassato di un punto perchè può dare, ma non si applica abbastanza. Voto 4,5.
Doni: quando gioca, gioca anche bene. Il problema è che non gioca quasi mai. È stato un genio nel creare una figura letteraria: «il vero Doni». Voto 6,5.
Pagano: mai divino. Però segna alla Roma. Voto 5,5.
Edusei: sembrava avere il voto scritto nel cognome: sei. Ma nelle ultime partite esce dall’aurea mediocrità e si scopre grandissimo. Voto 8.
Gasbarroni: in una squadra con tanto Sangiovese, è un Moscato. Voto 7,5.
Iacopino: la miglior giocata l’ha fatta quando ha trattato l’ingaggio pluriennale. Voto 5,5.
Palombo: se solo tirasse...Voto 6,5.
Tonetto: con lui, la squadra si è data un tono. Un Tonetto, per la precisione. Voto 9.
Volpi: negli anni scorsi faceva scorribande nella foresta. In questo campionato, è rimasto spesso in pellicceria. Voto 6.
Ranieri: una panchina in Coppa Italia. Il Massimo per Ranieri. Senza voto.
Soddimo: fa sognare in Coppa contro il Torino. Voto 7.
Inzaghi: un infortunio. Voto 0,5.
Flachi: numero 10, voto 9.
Kutuzov: finchè c’è Vitali c’è speranza (o disperazione). Voto 7,5.
Rossini: grande difensore, straordinario centrocampista. Ma è un attaccante. Segna il gol numero 2000 e ne sbaglia 2000. Voto 3.
Roselli: ancora non è sbocciato. Ma il seme promette bene. Voto 7.
Zane: una panchina in Coppa Italia. Senza voto.
Bazzani: una figura di (Alessia) Merz. Voto 3.
Marangon: dovrebbe fare il portavoce, fa il portasilenzi. E lo fa bene, mai una polemica all’esterno. Voto 9.
Novellino: con gli uomini che ha e il risultato che ottiene, il voto è obbligato. Voto 10.
Marotta: con i budget che ha e il risultato che ottiene, il voto è obbligato. Voto 9.
Garrone: ha salvato la Sampdoria e merita gratitudine in eterno. Ma presidente, dai, regali ai suoi tifosi due o tre giocatori...

Voto 6,5.

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