Politica

Anziani, Trieste spende in media 433 euro, Campobasso 8

Una ricerca del Politecnico di Milano per
la fondazione Civicum sulle risorse destinate
dai Comuni agli over-65. Solo Brescia, Milano
e Torino offrono l'intera gamma dei servizi.
Per l'assistenza domiciliare Trento stanzia
7.700 euro per ciascun utente, Novara meno
di 500

Nel Welfare State del futuro, con l'aumento della speranza di vita e l'invecchiamento della popolazione, l'assistenza agli anziani «peserà» sempre di più. Anche per questo la ricerca condotta dal Politecnico di Milano per conto della fondazione Civicum sulle risorse pubbliche destinate alla cosiddetta terza età (gli over 65) è di particolare interesse. Ed ecco alcuni dei risultati più significativi: a Trieste si spendono in media oltre 400 euro per anziano, mentre a Genova e Campobasso meno di 20.
L'analisi ha toccato 19 Comuni, in cui risiedono oltre due milioni di anziani su una popolazione complessiva di 9,2 milioni (il 15% del Paese). I Comuni più «vecchi», in cui la popolazione over-65 supera il 25% sono Trieste (28%), Bologna (27%), Genova (27%) e Venezia (26%). Quelli più «giovani» sono Sassari, Napoli e Palermo (17%).
L'analisi sui servizi offerti alla terza età si è focalizzata su sette voci di spesa: assistenza domiciliare, teleassistenza, affidamento familiare, assegni di cura e pasti a domicilio, residenzialità, soggiorni organizzati. Consideranto le due voci di spesa più rilevanti, «prevenzione e riabilitazione» e «strutture residenziali e ricoveri» in media i Comuni spendono 136 euro per ciascun residente sopra i 65 anni. Questa media, però, risulta da valori che, come abbiamo detto, variano moltissimo: dai 433 euro di Trieste agli otto di Campobasso.
Scorrendo i dati evidenziati dai ricercatori del Politecnico, diretti da Giovanni Azzone, docente di Ingegneria gestionale, l'Italia appare che agli anziani che risiedono al Nord è destinata una cifra più che doppia rispetto a quelli del Centro-Sud. E se si considera la dimensione dei Comuni, risulta che gli over-65 ricevono molta più attenzione nei Comuni di medie dimensioni che in quelli grandi o piccoli.
Per quanto riguarda l'assistenza domiciliare, i Comuni spendono mediamente quasi 4.000 euro per ciascun utente, ma anche qui la variabilità è molto elevata. Si va da meno di 500 euro per assistito a Novara a oltre 7.700 euro a Trento. Se l'assistenza domiciliare è diffusa in tutti e 19 i comuni analizzati, per esempio, solo in 13 vi è la teleassistenza, e solo in otto è prevista la consegna di pasti a domicilio. E solo tre delle città esaminate - Brescia, Milano e Torino - offrono ai propri anziani tutti e sette i servizi presi in considerazione.
Gli anziani che usufruiscono dell'assistenza domiciliare sono 150 ogni 10.000. Anche in questo caso, però, i cittadini non sono tutti uguali. A Trento, l'assistenza domiciliare è rivolta a 400 anziani ogni 10.000, mentre a Palermo i «fortunati» sono meno di 50. In generale, emerge ancora una forte differenza tra i Comuni dell'Italia settentrionale (che assistono 221 anziani ogni 10.000), e quelli del centro-sud, dove gli assistiti sono solo 97. Un simile trend è riscontrabile anche per la teleassistenza, che è completamente gratuito a Roma (nei Municipi dove è attivato), Trieste e Venezia mentre a Bologna costa oltre 41 euro al mese.
A Brescia, Trento e Trieste, tutti gli anziani che partecipano a soggiorni organizzati sono sovvenzionati dal Comune.

A Potenza, la città che, insieme a Bolzano, è più attiva in questo campo, solo il 2% degli anziani è sovvenzionato dall'amministrazione comunale.

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