Quindi, oggi...

Cosa non dicono sull'orso, scandalo Var e l'Italbasket: quindi, oggi...

Quindi, oggi...: la finanziaria che verrà, la nuova casa di Meloni e l'orso Amarena

Cosa non dicono sull'orso, scandalo Var e l'Italbasket: quindi, oggi...

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Cosa non dicono sull'orso, scandalo Var e l'Italbasket: quindi, oggi...

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- Si avvicina la manovra finanziaria, la quale di solito si risolve e viene raccontata così: ogni partito, partitino, corrente e correntina spedisce ai giornali veline con le proprie idee che i quotidiani raccontano come ipotesi serie di lavoro. Poi se ne discute e infine nel calderone finale che conta miliardi di euro usciranno centinaia di mini accorgimenti su pensioni, salari, accuse, sanità, sicurezza eccetera eccetera eccetera. Un contentino ciascuno… fa male a tutti. Un Paese con mille miliardi di debito pubblico e altro deficit da fare, bisognerebbe ribaltare il modo di ragionare. Invece di fare centinaia di misure spot, non sarebbe più logico investire tutte le risorse su uno o due progetti al massimo con interventi shock?

- C’è questo genio assoluto che negli Usa ha modificato la sua auto per far in modo di farci entrare un enorme toro con corna mastodontiche, ci è andato in giro e ovviamente la polizia lo ha fermato. Nel video lo si vede tranquillissimo discutere con il poliziotto col suo enorme toro fermo sul posto del passeggero. Io questo signore lo voglio come nonno.

- Pubblicato l’audio del Var della sfida tra Juventus e Bologna. Si capisce una cosa: l’errore nasce dalla fretta, dalla fretta di far riprendere il gioco. Ed è una cosa senza senso. Nella pallacanestro le revisioni della moviola, come si chiamava una volta, durano tutto il tempo necessario a prendere una decisione. Si guarda e si riguarda, si considerano tutte le variabili, può durare anche diversi minuti. E soprattutto tutto avviene con l’audio degli arbitri aperto e le immagini disponili al pubblico a casa. Chiedo alla Figc: meglio perdere un po’ di tempo in più o prendere un bidone come quello dell’altro giorno?

- Adesso avete già tutti condannato il tizio che in Abruzzo ha sparato all’Orso Amarena. Torna il solito giochino già vissuto con Jj4: immaginiamo i plantigradi come degli orsacchiotti di quando eravamo bambini ma non è così. Dunque, prima di condannare (e minacciare di morte) il signore che ha sparato, vi invito a considerare alcuni dettagli: - L'orso era fuori dal Parco nazionale e dall'Area Contigua, cioè non era nel “suo habitat” ma in quello dell’uomo. Mi spiegate come mai, secondo la vostra logica, Jj4 poteva uccidere il povero runner perché “ha invaso il suo habitat” mentre l’uomo abruzzese non potrebbe fare altrettanto se un orso piomba di notte nel suo spazio? - L'orsa era entrata in una recinzione in proprietà privata. Proprietà privata. Mi rivolgo a tutti quelli che “la difesa è legittima” e si può accoppare un ladro ma non un enorme animale che ti entra in giardino. - Il tizio ha detto di aver avuto paura, e vorrei vedere voi. Quindi mi dispiace moltissimo per Amarena, ma prima di puntare il dito aspettiamo almeno che le indagini chiariscano come e perché è morto. E solo dopo tireremo le somme.

- Questa rubrica è sempre piena di refusi da far schifo. Quindi non posso dire nulla. Però signori miei del Tg2: scrivere nel sottopancia “Simone Pontecchio” invece di “SIMONEFONTECCHIO” è davvero troppo.

- Da qualche parte ho scritto questo: “Il dramma è che l’Italbasket è fatta così. Passi tre partite del primo girone del mondiale Fiba a spaccare i ferri dai tre punti, ti dimostri timoroso, quasi spaventato, sollevi polemiche, malumori, espulsioni dell’allenatore, grida, paure, “ci risiamo”. Invece poi entri in campo contro la Serbia, prima della classe, che sin qui ha avuto l’aspetto di una schiacciasassi, e fai quello che sai fare meglio: l’underdog, come piace dire di questi tempi. Declinato in altro modo: quando sei in difficoltà tiri fuori il meglio, segni tutto il segnabile, prendi tiri in side step che neppure nel canestrino in cameretta, ‘te ne sbatti’ dei pericoli. E alla fine vinci”.

- Giorgia Meloni guadagna bene. Il compagno Giambruno immagino anche. La villa con piscina da un milione di euro, detto da uno che abita a Milano e sa quanto costano, non è poi ‘sta cifra esagerata.

- Avviso importante! Da domani l'autore di questa rubrica va in vacanza qualche giorno.

Ci rivediamo presto, sempre a settembre, sempre qui.

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