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"È un crimine". Saviano pontifica sullo stop a trascrizioni gay e attacca il governo

L'autore di Gomorra tira in ballo l'esecutivo pur di esprimere la propria opinione anche sulla richiesta avanzata dalla procura di Padova sui 33 bambini figli di coppie di due madri

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La vicenda dei 33 bambini figli di coppie di due madri concepiti all'estero con fecondazione eterologa - per i quali la procura di Padova ha impugnato gli atti di nascita - ha particolarmente scosso Roberto Saviano. Lo scrittore non si è voluto esimere nel commentare la vicenda ed è andato proprio dritto al punto. Quale, per la precisione? Il governo Meloni, naturalmente, sostanzialmente tacciato di essere il mandante politico di un "crimine": quello di "distruggere la quotidianità e la sfera affettiva di bambine e bambini che non sono nati in quelle che il governo di estrema destra, definisce famiglie tradizionali".

L'autore di Gomorra è evidentemente sconcertato per "quello che sta accadendo a Padova, dove è in atto l'assurda revisione degli atti di nascita di 33 bambini nati in famiglie con due mamme". Tutto questo, sempre secondo Saviano, "non è solo omofobia di stato, ma è crudeltà perversa e priva di senso. È orrore. Ed è ipocrisia. Un'ipocrisia davanti alla quale tutti noi non possiamo tacere". E menomale che c'è lui a spiegarci bene che cosa si può intendere con "famiglia", la quale "non è semplicemente padre, madre e figlia/o", ma "è voglia di stare insieme, condivisione, comprensione, amore". E tutto questo avrebbe poco o niente a che vedere "con l'orrore che questo governo di estrema destra vuole far passare riguardo alla genitorialità".

Saviano dimentica qualche dettaglio non irrilevante

Il finale del suo post sui suoi profili social è stentoreo: "Non ci facciamo prendere in giro, non lasciamo che battaglie ideologiche assurde rovinino vite. Molti di noi sono la prova vivente che la famiglia tradizionale può essere una finzione dolorosa, un istituto ipocrita. Che famiglia è dove si sta bene. E il benessere non lo valuta Meloni, non lo valuta Salvini, non lo valuta Roccella, non lo valuta questo governo". Tutti concetti piuttosto "interessanti", non c’è dubbio. Rimane solamente un piccolo dettaglio da potere analizzare: gli atti di nascita dei 33 bambini e bambine figli di coppie di due madri, sono stati registrati a Padova a partire dal 2017.

In quell'anno era in carica il governo presieduto da Paolo Gentiloni (Partito Democratico) con un centrosinistra in maggioranza in Parlamento esattamente come lo è da sei anni nel Consiglio comunale di Padova. E che due anni più tardi sia a salito a Palazzo Chigi un Conte 2 che vedeva la partecipazione, oltre che del Movimento 5 Stelle, anche dello stesso Pd guidato all'epoca da Nicola Zingaretti, ora vicinissimo alle politiche della Schlein. Risultati ottenuti in merito al riconoscimento dei figli di coppie omosessuali? Zero spaccato. Camera e Senato non hanno mai legiferato su questo tema, con la sinistra al potere.

E allora la domanda è molto semplice: prima che salisse al governo Giorgia Meloni, che cosa diceva al riguardo Roberto Saviano? Risposta altrettanto semplice: un bel niente.

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