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Le lacrime e le mani intrecciate: il dolore di Marina Berlusconi e Marta Fascina

Si sono tenute la mano, quasi a volersi sorregge nel momento più triste. Ai funerali di Silvio Berlusconi, il dolore di Marina Berlusconi e Marta Fascina, le donne più vicine al Cavaliere

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Gli occhi gonfi di lacrime, il volto sciupato dal dolore. Marina e Marta sono lì, a pochi passi dal feretro di Silvio Berlusconi. Nel primo banco sotto le guglie gotiche del duomo di Milano. Il momento del distacco è purtroppo arrivato e attraversarlo fa davvero male. Le loro mani si stringono più volte, come a voler lenire quella tristezza profonda. E per interminabili momenti non si lasciano andare. Durante i funerali di Stato riservati al Cavaliere, Marina Berlusconi e Marta Fascina sono state l'una il supporto dell'altra. Unite dal cordoglio e dall'affetto sincero per il compianto padre e uomo amato

La primogenita dell'ex premier e la compagna di quest'ultimo sono entrate nella cattedrale tendosi per mano. E anche durante le esquie celebrate dal monsignor Mario Delpini erano sedute accanto. Vicine a loro, gli altri quattro figli del Cavaliere, commossi in egual modo. Quella catturata dalle telecamere, che hanno ripreso in diretta la commovente cerimonia funebre, è stata però un'intesa tutta al femminile tra due figure che per Silvio Berlusconi hanno rappresentato molto. La figlia Marina e la compagna Marta sono state infatti le donne che, fino alla fine, sono state accanto all'ex premier.

La giovane deputata di Forza Italia, in particolare, non ha mai lasciato solo Berlusconi nei mesi della malattia e nei giorni difficili del ricovero in ospedale. Persino superfluo, poi, rammentare l'affetto del Cavaliere per la primogenita. "Ho cinque figli uno più bravo dell'altro", ripeteva sempre il grande imprenditore, riservando però delle speciali parole di venerazione proprio per Marina. "Ci sentiamo tutti i giorni, oltre che figlia mi è diventata anche sorella e madre", aveva raccontato il leader azzurro in un'intervista a La7. E oggi Marta e Marina erano lì, l'una accanto all'altra unite in un dolore condiviso. Mano nella mano negli attimi più struggenti.

Non si sono infatti lasciate all'ingresso in cattedrale, all'uscita e poi, ancora, durante l'ultimo saluto al feretro sul sagrato. Intanto la piazza gremita tributava applausi e slogan in omaggio al "presidente". Impossibile per loro trattenere le lacrime. Impossibile farlo in quel momento, mentre l'Italia intera si stringeva in un grande e ultimo abbraccio a Berlusconi.

Anzi, a Silvio.

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