Napolitano, i funerali a Montecitorio. Il figlio: "Ha sostenuto buone battaglie e cause sbagliate"

Si tengono a Palazzo di Montecitorio i funerali di Stato laici di Giorgio Napolitano, Presidente emerito della Repubblica scomparso lo scorso 22 settembre all'età di 98 anni: è la prima volta nella storia d'Italia che le esequie vengono celebrate all'interno dell'Aula della Camera dei Deputati. In passato, le commemorazioni di Nilde Iotti e di Pietro Ingrao si svolsero nel piazzale esterno. Bandiere a mezz'asta in Piazza Colonna, così come in tutti gli edifici pubblici stante la proclamazione del lutto nazionale nella giornata odierna.

Il feretro del senatore a vita, col relativo corteo funebre, è partito da Palazzo Madama, che ha ospitato negli ultimi giorni la camera ardente, ha percorso corso del Rinascimento, piazza Argentina, passando per piazza Venezia, via del Corso, fino a piazza Montecitorio dove è arrivato intorno alle ore 11.30. Per un tratto il solo carro è stato scortato dai Corazzieri. Qua si sono svolti i gli onori militari ed è stato eseguito l'Inno nazionale italiano. In seguito all'ingresso del feretro a Montecitorio, Sergio Mattarella e la presidente e Giorgia Meloni hanno omaggiato il feretro di Napolitano nella sala dei ministri, alla presenza della moglie Clio e dei figli del presidente emerito, Giovanni e Giulio.

La cerimonia all'interno dell'Aula di Montecitorio è cominciata con un intervento del presidente della Camera, Lorenzo Fontana, seguito da un minuto di silenzio e da un successivo intervento del presidente del Senato, Ignazio La Russa. Il figlio Giulio Napolitano invita: "Viviamo questo momento in spirito di unita e condivisione". Per poi aggiungere: "Ha sostenuto buone battaglie e a volte cause sbagliate". Commovente il ricordo della nipote Sofia May Napolitano: "Sei stato un nonno formidabile e sempre presente nel momento del bisogno".

La presidente della Fondazione "Italia decide", Anna Finocchiaro, afferma: "Ha speso la sua vita per l'Italia e ad essa appartiene la sua memoria". Per Gianni Letta, fu indimenticabile "la stretta di mano tra Napolitano e Silvio Berlusconi in Parlamento nel 1994". L'ex Sottosegretario alla Presidenza del Consiglio dei ministri e attuale presidente di Civita si augura, aggiunge alla Camera, che "lassù, incontrandosi, possa chiarirsi con Berlusconi e ritrovarsi nella luce". Un chiaro riferimento ai rapporti che si erano via via fatti sempre più complicati tra l'allora Capo dello Stato e il Cavaliere quando quest'ultimo era presidente del Consiglio. Si sono infine tenuti gli interventi del Commissario europeo per gli Affari economici e monetari, Paolo Gentiloni, del Cardinale Gianfranco Ravasi e di Giuliano Amato, presidente Emerito della Corte Costituzionale.

Oltre al Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, il presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, il presidente della Corte Costituzionale, Silvana Sciarra, e i ministri Tajani, Salvini e Crosetto - insiema all'intera squadra di governo - ai funerali di Stato di Napolitano si sono recati alcuni capi di Stato esteri, tra cui il presidente francese Emmanuel Macron e quello tedesco Frank-Walter Steinmeier. Poi il presidente emerito francese François Hollande, quello albanese Bajram Begaj, i Capitani Reggenti della Repubblica di San Marino, Alessandro Scarano e Adele Tonnini, accompagnati dal Ministro degli esteri Luca Beccari, il presidente emerito della Repubblica d'Austria, Heinz Fischer, il presidente emerito della Repubblica del Portogallo, Aníbal Cavaco Silva, il presidente emerito della Repubblica di Slovenia, Borut Pahor, e la Duchessa Sophie di Edimburgo membro della Famiglia Reale del Regno Unito.