Quindi, oggi...

Di Maio si sveglia: "M'hanno silurato", il filo spinato di Sala e Hamas: quindi, oggi...

Quindi, oggi...: il derby di Roma, l'Italia "pulita" di Damilano e Schlein

Di Maio si sveglia: "M'hanno silurato", il filo spinato di Sala e Hamas: quindi, oggi...

- Partiamo dal Medio Oriente. Si apre una flebile porticina per un possibile accordo sugli ostaggi. Se a confermarlo è Netanyahu potrebbe voler dire due cose: magari ci siamo davvero, o anche no. Va detto infatti che da giorni i familiari dei prigionieri di Hamas assediano la casa del premier israeliano chiedendogli un cessate il fuoco che Tel Aviv non può concedere. E non perché non voglia, immagino. Ma perché da che mondo è mondo se la dai vinta ai sequestratori, consegnando ciò che chiedono, è facile che presto tornino a provarci. Quindi può anche darsi che quella di Bibi sia una mossa politica, più che pratica. Infatti Hamas frena. Vedremo.

- Derby tra Lazio e Roma all’insegna della noia più totale. Le emozioni più succulente? Quando si sono messi le mani addosso. E vi ho detto tutto.

- A Marine Le Pen andrebbe dato atto che per provare a conquistare l’Eliseo da destra destra ha fatto manovre gigantesche. Ha ripulito i vertici del partito. Ha messo in atto un parricidio politico da non poco. Si è presentata, oggi, alla manifestazione contro l’antisemitismo, lei che viene da quel Front National non proprio la patria degli amici degli israeliani. Eppure, mentre la sinistra di mezzo mondo parteggia per i palestinesi e per Hamas, c’è chi contesta la presenza della Le Pen all’odierno corteo parigino. Il collettivo ebraico di sinistra ha provato ad attaccarla per “ricordare la matrice antisemita del Rassemblement National”. Scusate, cari collettivi: ma non era meglio andare a chiedere piuttosto a Melenchon, leader della vostra sinistra, per quale motivo a quel corteo pro-Israele non c’è proprio andato? Solita storia: meglio attaccare i “fasci” presunti colpevoli che vedere la trave nell’occhio della sinistra che parteggia per la Palestina.

- Ero convinto che il sistema giudiziario italiano fosse il peggiore del mondo e invece mi sbagliavo: quello del Portogallo pare essere in grado di fare pure di peggio. Avete presente il premier Antònio Costa che si è dimesso perché raggiunto da un'indagine su casi di corruzione? Ecco: pare che in realtà i magistrati si siano sbagliati e l’intercettazione che lo incastrava riguarderebbe in realtà il suo ministro dello Sviluppo economico, Antonio Costa Silva, omonimo ma non altrettanto potente. Insomma: i pm hanno preso un granchio e terremotato il sistema politico. Dove ho già visto questa scena?

- Vorrei sommessamente dirvi che Israele ha riconosciuto i partner Lgbt dei soldati caduti come “vedovi di guerra” anche se giuridicamente non lo sono. A Gaza, invece, quelli con certe tendenze sessuali li perseguitano. Eppure, per un motivo che io ancora non riesco a spiegarmi, le associazioni Lgbt italiane ed occidentali fanno il tifo per loro. Ha senso?

- Fermi tutti. Di Maio: “Ho chiuso con la politica, gli italiani sono stati chiari”. Non che ci volesse molto, ma gli va dato atto di aver capito che gli elettori lo hanno trovato. Piccola postilla: facile dirlo dal caldo del posto da inviato nel Golfo con ruolo europeo e sostanzioso stipendio.

- L’intervista al padre di Elly Schlein è meravigliosa: dice che quando viveva nel Kibbutz dormiva col mitra sotto il letto e che lui alla soluzione "due popoli, due Stati" non ci crede affatto. Qualsiasi cosa pensi, comunque, vale un principio sacrosanto come per papà Di Battista e gli altri: le idee dei padri non ricadano sui figli.

- Questo Giornale racconta di come a Quarto Oggiaro alcuni cittadini siano stati costretti a mettere il filo spinato al cancello del loro appartemento per difendersi da una banda di pusher nordaricani. Roba dell'altro mondo. Dunque, forse Beppe Sala - viste anche le ultime denunce dei vip - dovrebbero

- Sapete quante volte abbiamo biasimato la superiorità morale che certi a sinistra si sentono proprio addosso. Bene. Oggi Marco Damilano, quello per intenderci che s’è inventato Soumahoro, quello del “Uomini e no”, verga un articolo di fondo sul Domani per tessere le lodi della manifestazioni dem di ieri, con questo titolo: “La segretaria, il Pd e quel pezzo di Paese ancora pulito”. Svolgimento: “E infine la piazza, che assomigliava alle piazze del Pd viste altre volte: un pezzo di paese pulito”. Se è “un pezzo”, vuol dire che la restante parte pulita non è. Cioè la destra: maggioranza ma sporcacciona, che non capisce gli sproloqui di Chiara Valerio su aglio, olio e peperoncino però si becca gli insulti di Damilano.

- A proposito di Chiara Valerio. Sempre detto che magari scrive bene, di sicuro con meno refusi rispetto al sottoscritto, però non si capisce mai un piffero. E pure quando parla usa immagini retoriche talmente imbarazzanti che sarei sorpreso se qualcuno avesse il coraggio di darle ancora un microfono sul palco. Ve ne riporto una: "L’identità sta tra le persone, non nelle persone: è una relazione cultura, come la cucina. Una cultura e una politica del dissenso e dell’eccezione, della variazione che somigliano alla aglio, olio e peperoncino che facciamo tutti. Si potrebbe parlare di polenta, di arancini, arancine, arancinu, porchetta e fave e cicoria.

Nella cucina italiana non c’è segregazione, non c’è autonomia differenziata né premierato”. Seriamente: ma che vor dì? Quello che mi chiedo è: dobbiamo preoccuparci?

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