Calcio

Paura per Massimo Mauro, un infarto dopo il padel: operato d'urgenza

L'ex calciatore, oggi opinionista, rassicura tutti: "In ospedale sono stati bravissimi". Stava giocando a padel in Calabria, dove si trova in vacanza

Paura per Massimo Mauro, un infarto dopo il padel: operato d'urgenza

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È stata davvero tanta la paura per Massimo Mauro. L'ex calciatore si è sentito molto male mentre si trovava in vacanza: inizialmente si pensava ad un'indigestione, ma in realtà si è trattato di un infarto. È successo mentre l'ex centrocampista di Udinese, Juventus e Napoli - e adesso opinionista televisivo - stava giocando una partita a padel nel quartiere Lido di Catanzaro, sua città natale. Mauro, in condizioni critiche, è stato trasportato immediatamente all'ospedale del capoluogo calabrese. Qua è stato operato d'urgenza con un'angioplastica.

Per fortuna il commentatore sportivo non è più in pericolo di vita, ma in ogni caso resta ancora ricoverato in via precauzionale. "In ospedale sono stati bravissimi e lo sono tuttora. Vengo seguito bene e coccolato", sono state le prima parole dell'opinionista subito dopo l'intervento riferite alla Fondazione Vialli e Mauro per la Ricerca e lo Sport onlus, della quale è presidente.

La carriera di Massimo Mauro

Solamente lo scorso 16 luglio aveva rilasciato un'intervista alla Gazzetta dello Sport, commentando l'interesse della Juventus per Romelu Lukaku e la possibile conseguente cessione di Dusan Vlahovic al Psg. "Dusan ha 23 anni, Romelu 30. Vlahovic ha più futuro di Lukaku, è oggettivo. Il calcio è fatto di scelte, sarà in seguito il campo a dire chi ci guadagna. Io mi terrei Vlahovic - era il parere di Massimo Mauro -. Gli concederei tuttavia del tempo e in maggior misura organizzerei un gioco per esaltarne le qualità. La domanda da un milione di dollari è sempre la stessa: se Dusan è andato in gol 14 gol in 42 gare è tutta colpa sua o del gioco della Juve? Se i vari Kim, Kvara e Osimhen avessero giocato in una formazione da terzo-quarto posto e nel caos vissuto dai bianconeri nell’ultima stagione sarebbero stati gli stessi? Non ci sta risposta: è il fascino del calcio", aveva detto al quotidiano sportivo.

Dopo il Catanzaro, squadra con la quale ha anche giocato tre stagioni, nella quale ha anche giocato tre stagioni, ha vestito in seguito le maglie dell'Udinese dal 1982 al 1985, poi fino al 1989 della Juventus (con cui ha vinto una Coppa Intercontinentale e uno scudetto) e infine del Napoli (acquistato per 3 miliardi di lire) fino al 1993, con cui si è aggiudicato un secondo scudetto e una Supercoppa italiana. Durante queste tre esperienze ha avuto modo di militare, rispettivamente, al fianco di fuoriclasse quali Zico, Michel Platini e Diego Armando Maradona.

Su tutto questo ha scritto con Luca Argentieri un libro autobiografico dal titolo Ho giocato con tre geni.

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