Quindi, oggi...

La Rai choc coccola Stalin, il delirio di Lerner-Anpi e Amadeus: quindi, oggi...

Quindi, oggi...: il comitato di Bioetica su Cospito, la scelta di Lerner e dell'Anpi e la tragedia di Cutro

La Rai choc coccola Stalin, il delirio di Lerner-Anpi e Amadeus: quindi, oggi...

- Il comitato di Bioetica dice no all’alimentazione forzata per Alfredo Cospito, qualora dovessero presentarsi le condizioni. L’anarchico ha il diritto di rifiutare trattamenti sanitari mediante Disposizioni Anticipate. Tradotto: se Cospito intende portare fino in fondo la sua battaglia, morirà. E nessuno può evitarlo se non Cospito stesso. Che vista la sentenza della Cassazione a questo punto non ha motivi di continuare il suo sciopero della fame: lo Stato sta facendo tutto il possibile per tenerlo in vita, ma non può cedere al ricatto.

- In tutto questo, senza che nessuno si scandalizzi come successo con Musk, Zuckerberg e Meta hanno deciso di licenziare altre migliaia di dipendenti. Ma Mark non è Elon, quindi fa meno scandalo.

- Dice bene Aldo Cazzullo: “il comunismo” è stato “un’immane tragedia, costata la vita a milioni di persone” che “ovunque ha preso il potere con la violenza e l’ha mantenuto con polizia politica, carcere, campi di prigionia, eliminazione fisica degli oppositori”. Insomma: “Ovunque il bilancio del comunismo è fallimentare, dal punto di vista politico, morale, economico”. Amen.

- Sulla tragedia di Cutro, sarebbe bastato attendere qualche giorni per capire bene come sono andate le cose. Frontex ha avvistato la barca, ma non ha segnalato problemi di galleggiamento né ha inviato mayday. L’operazione di polizia, invece di quella di salvataggio, è scattata per questo e perché queste sono le regole di ingaggio da che mondo è mondo (quindi pure con Draghi e Conte). Inoltre, se i trafficanti non avessero fatto una manovra avventata, forse nessuno sarebbe andato al creatore. Quindi: chi come il Domani e Repubblica da giorni parlano della strage come di una “scelta politica” dovrebbero forse farsi un esame di coscienza. E abbassare un pochino i toni.

- Francesca Fagnani sarà bravissima, magari sarebbe curioso capire se l’intervista in diretta (e non tagliata) apparirebbe allo stesso modo dinamica. Comunque dicevamo è bravissima. Però va bene aver spinto il suo programma con Sanremo. Va bene elogiarla ogni piè sospinto. Ma non si capisce bene perché ogni sua intervista ora dovrebbe fare notizia anche quando gli ospiti ripetono le stesse cose dette in altre occasioni. Esempio di Bianca Balti: tutti a parlare oggi del suo stupro quando aveva 18 anni. Però è roba vecchia: lo si sapeva già dall’aprile del 2022.

- Amadeus pensa già alla prossima edizione del Festival di Sanremo e non manca di farcelo sapere su Instagram. Ok, va bene che è una manifestazione canora importante. Va bene iniziare a lavorarci. Ma evitiamo di parlarne sui giornali per i prossimi 12 mesi, vi prego.

- Calenda avverte: il Terzo Polo non farà nessuna alleanza con il Pd di Schlein, anche perché praticamente sarebbe come allearsi coi grillini in salsa di sardine. Quindi, ora si apre una curiosa partita nel centrosinistra: riusciranno Renzi e soci a strappare ai dem la frangia più moderata del vecchio Pd?

- Forse pochi se ne sono accorti, ma ieri Rainews ha scritto che Stalin è stato solo un leader “controverso”. Controverso, capito? Da sanguinario dittatore a “piccolo padre dell’Urss”, una “figura controversa” che “fece della lotta al nazionalismo ucraino uno degli scopi principali del suo mandato nel grande Paese asiatico”. Nemmeno all’Unità, o a Radio Unione Sovietica, erano mai arrivati a tanto. E cambia poco che a polemica esplosa all’emittente di Stato abbiano provato a mettere una toppa.

- L’Anpi e Gad Lerner ne combinano un’altra delle loro. La sezione biellese e il noto giornalista infatti hanno deciso di disertare la commemorazione dei martiti partigiani di Salussola a causa della presenza di Mario Mantovani, ex senatore ed attuale esponente di Fratelli d’Italia. Per l’Anpi si tratta di un "rappresentante di un partito che non ha mai rinnegato il fascismo e non ha alcun titolo né istituzionale né storico per ricordare i caduti per la libertà”. In pratica sono Lerner e l’Anpi a decidere chi abbia il diritto di ricordare i partigiani. Ha ragione Mantovani a dire che si tratta di “un fatto certamente grave sul piano della democrazia” che i nipotini dei partigiani “sono degli antidemocratici, mi pare evidente. Questa è la negazione della democrazia, che è anche confronto”.

Patetici.

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