Quindi, oggi...

Vi svelo l'agenda di Schlein, la lagna degli studenti e le tasse: quindi, oggi...

Quindi, oggi...: la denuncia choc a Milano,

Vi svelo l'agenda di Schlein, la lagna degli studenti e le tasse: quindi, oggi...

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Vi svelo l'agenda di Schlein, la lagna degli studenti e le tasse: quindi, oggi...

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- Prima prova scritta alla maturità. Chissenefrega delle varie tracce: ogni anno ci sorbiamo questi pezzi su quale tema scegliere che sinceramente abolirei seduta stante. L’unica cosa interessante l’hanno prodotta stamattina i rappresentanti degli Studenti Medi del Lazio (de sinistra, ovviamente) che hanno denunciato “gli effetti che ha questo sistema d’istruzione sulla salute mentale”. Giuro. In pratica vorrebbero più le due prove scritte e l’orale e sperano di veder nascere un “nuovo modo” di concludere i cinque anni di superiori, immaginiamo la promozione per tutti e il 6 politico di massa. “Vogliamo che la maturità non sia più un momento in cui spingere al limite studenti e studentesse. Vogliamo che non sia una valutazione numerica a definire un percorso di cinque anni". Applicando il loro principio, secondo cui l’esame mette a rischio la salute mentale dei ragazzi, l’Italia dovrebbe essere composta da orde di malati psichici. Invece qui quelli fuori asse sono loro: immagino già come si comporteranno ai primi colloqui per un posto di lavoro. Ma forse giovani leve così crescono col mito del reddito universale.

- Giustamente pure Roncone sul Corriere piglia per i fondelli Elly Schlein, la sua Sanremo di citazioni e una agenda che nei fatti non esiste. Se doveste riassumere l'agenda politica di Elly, cosa direste? Niente: al più ci ricordiamo che l’abbiamo “vista arrivare”, che punta alla “linearità del modello circolare” sul green e “l’estate militante”. Nella sostanza: nulla. Come s’è ridotto il Pd…

- "Che senso ha spendere tutti questi soldi per andare a vedere un cimitero?". Lo dice Claudio Bossi, massimo esperto italiano di Titanic. Ecco, signor Bossi mi scusi: che senso ha allora andare a visitare Pompei ed Ercolano che allo stesso modo, dal suo punto di vista, sarebbero un “cimitero a cielo aperto” (peraltro pure coi calchi dei corpi in bella vista?).

- Sulle tasse che “sono belle” quello che Francesco Bei proprio non capisce non è tanto la logica secondo la quale è meglio pagare un po’ di imposte per gli asili pubblici che avere tutti la baby sitter privata. Il problema è come vengono spese dallo Stato le tasse che i lavoratori versano. I dati confermano che vengono investiti male, spesi peggio e il più delle volte pure in misura maggiore di quanto disponibile. Quello che Bei proprio non comprende è che oggi, nonostante una tassazione intorno al 50% del fatturato, i bimbi vanno all’asilo al mattino ma poi al pomeriggio le famiglie devono comunque assumere un baby sitter. Ci sta che poi gli roda un po’ pagare i tributi, no?

- La sinistra difende un nuovo diritto: alla felicità. Pare sia il nuovo slogan di Elly Schlein. Quindi dopo Di Maio che abolisce la povertà di tocca il Pd che scaccia via la tristezza. E questi pensano pure di vincere?

- Oliviero Toscani è contento che Berlusconi sia morto. Il mondo invece sarà felice quando smetteremo di chiedere al fotografo di commentare ogni notizia al solo scopo di fargli sparare le solite idiozie.

- Mi ero ripromesso di non commentare i commenti sulle tracce del tema della maturità, però Repubblica ultimamente ci sta regalando delle perle inimmaginabili. Dopo il “sangue fascista” di Chiara Valerio, di cui vi abbiamo dato conto, oggi accusano il ministero di aver ideato tracce fascistissime. “Maschile, borghese, eterosessuale, bianca, sovranista e anche un po’ luddista. Questa è l’Italia sulla quale sono chiamati a riflettere i maturandi del 2023. Un’Italia che, grazie al cielo, non esiste”. Detto da loro, che ogni due per tre raccontano un’Italia fluida, attenta al green e ai diritti, cosa di cui la gran parte della gente se ne infischia, fa veramente ridere. Siete sicuri di non vivere in un mondo immaginario?

- Una ragazza denuncia di essere stata palpeggiata e pestata a Milano in zona porta Venezia. Gli autori sono un gruppo di pakistani. Una notizia bomba, su cui dovrebbero gettarsi tutti i progressisti difensori delle donne e della loro libertà di andare vestite in giro come vogliono.

E invece… invece se ne infischiano perché sia mai che venga allo scoperto il problema dei migranti che bivaccano in zona Porta Venezia a Milano.

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